26 Gennaio 2014
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FONDI EDITORIA: FNSI CRITICA PROPOSTA ELIMINAZIONE E SOSTIENE IL MASSIMO RIGORE NELL’EROGAZIONE

giornali interna nuova“Sconcertante dichiarazione del senatore Ugo Sposetti del Pd, contraria al mantenimento del Fondo per l’Editoria, caratterizzata da una notevole superficialità di approccio ad un tema delicato e da una buona dose di demagogia spicciola. Il settore editoriale è un vero e proprio comparto industriale del nostro Paese che dà lavoro a migliaia di persone e reddito alle loro famiglie. E’ un dovere dello Stato intervenire per rilanciare un settore che vive una crisi gravissima. La Fnsi da sempre impegnata al massimo rigore nell’erogazione. Presidente Rossi: dichiarazione di Sposetti, frutto di superficialità. Oggi il Fondo editoria finalizzato a sostenere l’occupazione ribadisce con forza il segretario Siddi al congresso di Sel” . L’intervento pubblico – ribadisce Siddi -deve servire a garantire il pluralismo, come prevede la nostra Costituzione, per fortuna ancora in vigore. La posizione del senatore Sposetti nasce da dubbi circa i criteri di utilizzo del denaro pubblico? Se è così, ci invita a nozze. Il Sindacato dei giornalisti è per il massimo rigore nell’erogazione dei fondi che sono finalizzati a sostenere l’occupazione. Abbiamo idee precise che siamo disposti ad illustrare al senatore Sposetti come a chiunque voglia confrontarsi con noi. (FNSI)

Questo l’ emendamento Sposetti(Pd), no a fondo per editoria

 Con un emendamento al dl ‘Salva Roma’, che verra’ esaminato dalla Commissione Bilancio del Senato martedi’ prossimo, il senatore Ugo Sposetti del Pd ha chiesto l’abolizione del comma 261 della legge di Stabilita’ approvata il 27 dicembre scorso. La norma istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, con una dotazione di 120 milioni in tre anni. “E’ una regalia a societa’ quotate in borsa per le ristrutturazioni aziendali che il paese non si puo’ permettere, e poi perche’ a loro e non, per esempio ai benzinai?” chiede Sposetti, che aggiunge: “Inoltre fa male all’editoria perche’ cosi’, come dimostrano le vicende che stanno investendo le redazioni di importanti testate giornalistiche si incentivano solo i licenziamenti”. (AGI)