Verità, dignità e libertà saranno le tre parole chiave del G20 dell’informazione. Si svolgerà il 12 settembre nella Protomoteca del Campidoglio, nell’ambito del World Meeting on Human Fraternity 2025.
L’evento metterà insieme direttori, editor in chief e ceo di testate giornalistiche internazionali per «riflettere sul ruolo della comunicazione, sempre più spesso ridotta a terreno di scontro e propaganda».
I dati del world press freedom index 2025 più di metà della popolazione mondiale vive in aree di criticità per la libertà di stampa, con forti pressioni politiche, economiche e militari.
Il card. Mauro Gambetti ricorda che “l’esperienza dei tavoli aiuta a incontrarsi e ascoltarsi, conoscersi e riconoscerci”. È interventuto anche padre Enzo Fortunato, coordinatore del G20: “Viviamo in un tempo in cui la comunicazione rischia di trasformarsi in un’arma di manipolazione più che in un servizio all’uomo. Ma la sfida è chiara: o la parola diventa megafono dei potenti, o torna a essere strumento di fraternità. Informare non è un mestiere neutrale: è una responsabilità che chiede coraggio, perché raccontare la verità significa custodire la dignità di chi non ha voce”.