20 Aprile 2012
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GIORNALI FISC: L’OPINIONE DEL TERRITORIO. NEGLI EDITORIALI DELLE TESTATE CATTOLICHE: FINANZIAMENTI AI PARTITI, LA CRISI, LA STRAGE DI PIAZZA LOGGIA, L’ATTIVITA’ ECCLESIALE

VITA_CATTOLICAIl dibattito sui finanziamenti pubblici ai partiti, gli effetti della crisi, la strage di piazza Loggia, la questione educativa, l’attualità ecclesiale… Sono alcuni degli argomenti di cui parlano gli editoriali dei settimanali diocesani aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in uscita in questi giorni. Ne proponiamo una rassegna.
Attualità politica. Il dibattito sui finanziamenti pubblici ai partiti tiene banco in molti editoriali. Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), parla delle “quattro gambe su cui poggia la buona politica”. La prima: “Senza un finanziamento pubblico, l’attività politica diventerebbe materia per ricchi oppure ostaggio di lobby di ogni tipo”. La seconda: “I partiti non possono ridursi a lobby autoreferenziali, ma devono recuperare il loro legame vitale con la società”. Terza: “Il sostegno pubblico alla politica non può essere un assegno in bianco”. Quarta: “Se è il popolo, attraverso le tasse, che sostiene economicamente l’attività politica, va ripristinato il diritto del popolo a scegliersi – con nome e cognome – i propri rappresentanti”. Secondo Pensa, “queste quatto azioni sarebbero probabilmente risolutive dell’attuale clima di sfiducia nei confronti dei partiti”. Per Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “non si curano più le virtù personali che diventano poi virtù pubbliche, come abitudini acquisite e volute nel proprio comportamento. (…) Così non si parla di giustizia come dovere verso gli altri. Men che meno si coltivano le virtù della pazienza, della fortezza e soprattutto della speranza. Sono queste solo virtù cattoliche o non piuttosto comportamenti di un buon cittadino?”. Il Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli) sottolinea che “sono state troppe le situazioni venute a giustificare un’eclissi di fiducia: oggi ai dirigenti politici compete il dover compiere azioni coraggiose, che, incidendo sul percepito della gente, invertano la tendenza”. Per Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), “nulla come la cecità di una classe dirigente gonfia le vele dell’antipolitica e umilia quella voglia di partecipazione, quella passione politica che la gran parte degli italiani continua testardamente a manifestare”. Secondo il Ticino (Pavia), “in una situazione politica in pieno movimento, com’è l’attuale, che fra la gente registra un senso di stanchezza, di frustrazione e d’indignazione, ma anche un certo risveglio critico, il peso popolare potrebbe alla fine dar luogo a nuove e impensate soluzioni. L’auspicio è che siano positive”. Da Alberto Margoni, direttore di Verona Fedele (Verona), l’invito ai partiti a “tornare a essere capaci di sintesi politica e di progettualità”. Dello stesso parere Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), il quale aggiunge: “I partiti decidano una buona volta di smetterla di fare i padroni d’Italia e si mettano al servizio del Paese, ascoltando il grido che viene dalla gente (…)”. Per Cammino (Siracusa), “mai come in questo momento occorre che chiunque svolga un ruolo pubblico affronti con responsabilità il proprio compito”. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), ribadisce la necessità di “una generazione di uomini politici, come da tempo insistono il Papa e i vescovi, in grado di discernere quale sia il vero bene e quali i mezzi per conseguirlo, quali siano i doveri morali verso se stessi e verso gli altri. Una generazione che faccia, cioè, dell’etica pubblica la leva esclusiva dell’agire”. Al riguardo la cittadella (Mantova) ricorda che “prima che una teoria e un modello di società i cristiani devono essere portatori di stile ed esemplarità nei pensieri, nei giudizi e nei comportamenti”.

Politica locale. Dal nazionale al locale… Andrea Ferri, direttore del Nuovo Diario Messaggero (Imola), indica tre azioni affinché “la maggioranza recuperi la sintonia con la realtà locale”: “Abbandonare la prassi per cui i sindaci di Imola sono sempre scelti tra funzionari di partito, stipendiati dal partito, che non hanno mai fatto altro mestiere se non quello politico; deflettere dalla tendenza a colonizzare in modo capillare enti, istituzioni e fondazioni con soggetti caratterizzati da fedeltà incondizionata, prescindendo da ogni qualità e competenza; favorire in ogni modo, per quanto di competenza, la scelta di persone competenti, capaci e intelligenti nei gangli della pubblica amministrazione”. Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), commenta “l’esercito di candidati” alle prossime amministrative (6-7 maggio): 607 candidati per 32 seggi da consigliere, 8 candidati sindaco. Tutti in 21 liste. “Non ha senso scandalizzarsi per il numero – dice Bernardi -, questi sono i percorsi della democrazia elettiva”. La vicenda di Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace (Reggio Calabria), minacciata per il suo impegno a favore della legalità è al centro dell’editoriale di Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza). “La lotta contro la ‘ndrangheta – annota Paoletto – Maria Carmela potrà vincerla se non sarà sola. (…) È quindi decisivo essere insieme soprattutto per non farsi vincere dalla solitudine e poi per avere più forza per superare le molteplici difficoltà”.

Gli effetti della crisi. “Uno tsunami che sembra inarrestabile”. Così molti settimanali diocesani descrivono “gli effetti della crisi che, giorno dopo giorno, gravano sempre di più sulle persone e sulla società”. “Le notizie riguardanti i suicidi legati alla perdita del lavoro e al fallimento della propria attività – osserva Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) – confermano le crescenti difficoltà di chi viene espulso da un sistema produttivo che non genera nuova occupazione. Ci vuole un’iniezione di fiducia. La ripresa demografica deve diventare una priorità assoluta. (…) Dopo una grande depressione, la ripresa è sempre arrivata. Sarà così anche questa volta. Non facciamoci trovare impreparati”. Marco Bonatti, direttore della Voce del Popolo (Torino), evidenzia un altro “prezzo” della crisi: “La miseria culturale affermata da 30 anni a questa parte”. Perciò, “l’investimento nell’educazione”, pur non essendo “l’antidoto a tutti i mali”, “è sicuramente un modo diverso (e alternativo) per combattere l’impoverimento della nostra società”. Bonatti informa anche di alcune iniziative, che “vanno propriamente ‘contro la miseria’”, proposte dalla diocesi di Torino in questi giorni: “Gli appelli dell’arcivescovo per mettere a disposizione gli alloggi sfitti, lo sforzo continuo di parrocchie e centri d’ascolto per tamponare le emergenze; ma anche, sul fronte della cultura, l’impegno della prima Conferenza regionale della scuola, che si tiene il 21 aprile”. Secondo Emmaus (Macerata), “sta ai giovani riconsiderare gli attuali stili di vita basati sul possedere, consumare e apparire. Essi possono rimettere in circolo i beni più preziosi: fiducia, solidarietà, fraternità, dignità”. Da Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), giunge l’invito al mondo del lavoro e dell’imprenditoria a seguire “la saggezza” del “bene comune”. Secondo Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), “se la ‘fase 2’ del governo Monti punterà” sull'”ammodernamento dello Stato”, sull'”alleggerimento della burocrazia”, sulla “reale privatizzazione di servizi essenziali come poste e ferrovie”, il Paese “potrebbe addirittura uscire rafforzato dalla lunga crisi”.

Cronaca locale. Sulla decisione della Corte d’assise d’appello di Brescia di assolvere i 4 imputati della strage di piazza Loggia – Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e Francesco Delfino – confermando la sentenza di primo grado del 2010, interviene Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia). “La sentenza – afferma Bianchi – ancora una volta lascia i bresciani nello sconcerto. Senza verità non c’è libertà. La libertà di ripartire, la libertà di sentirsi riconciliati con il passato, la libertà di aver compreso e di non commettere gli stessi errori, la libertà di essere noi stessi anche davanti a questa ferita”. Luce e Vita (Molfetta) si occupa dell’omicidio di Giuseppe Di Terlizzi, salumiere ucciso a Ruvo venerdì scorso. “La Chiesa diocesana – assicura il settimanale – è accanto alla famiglia e alla città, alle sue istituzioni e alle associazioni di categoria, colpite da questo dramma che getta un’ombra di ulteriore sconforto in questo tempo di già difficile crisi”.

Giovani, alcol e droga. “Vivere per ubriacarsi?”. Titola così Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), il proprio editoriale dedicato all’aumento del consumo di alcol tra i giovani, recentemente certificato dall’Istat: la quota di 14-17enni che assume alcol fuori pasto passa dal 15,5% del 2010 al 18,8% del 2011. “Insomma – commenta Avagnina – si è dentro una china pericolosa che sembra non destare molto clamore nell’opinione pubblica, abituata ormai a… di tutto e di più, negli eccessi che non scandalizzano più di tanto, purtroppo. (…) Vivere per ubriacarsi? Non è possibile. Chi riuscirà a dire a ragazzi e giovani che c’è di meglio in cui investire i propri anni ruggenti?”. Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), si occupa di “droga e aggressività adolescenziale”: “Il fatto che molti giovani – e non solo loro – ne siano prede e vittime rappresenta l’esposizione a un rischio grave, contro il quale famiglia, scuola e società, insieme, si rendano compartecipi di un’unica battaglia di rivitalizzazione morale”.

Vita. “Molte più persone si prendano a cuore la vita fragile”. È l’invito che Benedetta Bellocchio, presidente del Centro di aiuto alla vita (Cav) “Mamma Nina” di Carpi, rivolge dalle pagine di Notizie, settimanale della diocesi di Carpi. “Il Cav – spiega la presidente – non deve essere l’idea di alcuni, ma una cosa di e per tutti. Servono piccole e grandi cose (fare da baby sitter, insegnare l’italiano, accompagnare, andare nelle scuole e nei gruppi e nelle parrocchie, aggiornare il sito Internet, aiutare nella gestione economica); avanti, c’è posto e c’è bisogno! Una famiglia funziona meglio se ciascuno mette a disposizione se stesso”. Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino), riflette “sull’incidente del San Filippo Neri di Roma, in cui sono andati distrutti embrioni e gameti umani”. “Incidenti di questo genere – osserva – ne saranno accaduti molti, ma per motivi diversi, non esclusa l’omertà, non sono emersi nelle cronache. È un campo molto delicato che si trascina dietro troppe domande inquiete”.

Aquileia 2. Dei “frutti” di Aquileia 2, il convegno ecclesiale delle Chiese del Nordest, sul tema “In ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese del Nordest” (13-15 aprile), parla Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia). “La presenza di tutti i vescovi delle 15 diocesi – osserva Tosello – è stata particolarmente eloquente: al di là di eventuali esitazioni sui rischi di un convegno celebrativo, si è constatata la comune adesione a un progetto valido e sereno. (…) Frutto, già voluto, dovrà essere un ascolto più attento della Voce dello Spirito e delle tante voci del territorio; magari più amplificato con un uso attento e coordinato dei nostri media e con un’interazione più concorde tra le stesse commissioni ecclesiali regionali”. Lucio Bonomo, direttore della Vita del Popolo (Treviso), spiega che “l’intento che ha guidato il convegno è stato quello d’individuare ambiti su cui impegnarsi come Chiese a collaborare. Il verbo ‘collaborare’ (…) ora diventa impegno e progetto anche per le 15 diocesi del Nordest”.

Attualità ecclesiale. Non mancano, sui settimanali diocesani, riflessioni su temi ecclesiali. Il Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) pubblica il messaggio del vescovo, mons. Gianni Ambrosio, per l’88ª Giornata per l’Università Cattolica, che viene celebrata domenica 22 aprile, con il tema “Il futuro del Paese nel cuore degli studenti”. “Il tema – scrive mons. Ambrosio – può anche essere formulato così: il futuro di tutti noi, il futuro della nostra città come della nostra Chiesa, è nel cuore dei giovani. Gli studenti sono portatori di speranze che riguardano loro stessi, le loro famiglie e la collettività intera. E riguardano anche la Chiesa. Dobbiamo aiutare questi giovani perché, come sappiamo, il loro cammino formativo è messo a dura prova, in quanto esige impegno, spirito di sacrificio, capacità d’iniziativa e di creatività in un contesto che non brilla di questi valori”. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), parla dell’audiolibro “Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione” di Benedetto XVI, presentato nei giorni scorsi a Roma. “Attraverso le nuove vie della comunicazione – commenta Mariani – passa anche il cammino di chi vuole vivere e condividere con ogni possibilità la propria comunione con Cristo, e magari anche testimoniarlo e annunciarlo”. Da Calabria Ecclesia Magazine (settimanale on line della Conferenza episcopale calabra, www.cem2000.it), gli auguri a Benedetto XVI per il compleanno (16 aprile) e per il settimo anniversario dell’elezione al Soglio Pontificio (19 aprile). Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), propone una riflessione sulla ragione, la cui “funzione non vale soltanto nelle grandi questioni religiose, ma anche nelle piccole, quelle della quotidianità. (…) Lo Spirito Santo parla anzitutto con la ragione. Era per questo che santa Teresa d’Avila, fra un direttore spirituale intelligente e uno santo, preferiva decisamente il primo”. Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), s’interroga sul significato dell’espressione “Chiesa umile”, che “risuona spesso dentro le comunità cristiane”. La Chiesa, scrive Fontana, “non deve svuotarsi di se stessa per dar prova di umiltà davanti al mondo. Una Chiesa che rinunciasse alla Verità di cui è portatrice sarebbe in-credibile e non è superbia voler tenere ferma una dottrina che ci è stata data da custodire e da trasmettere”. La Voce Alessandrina (Alessandria) informa, infine, che con “l’ottavario di preghiera alla Madonna della Salve, patrona della città, si concluderà la Missione cittadina”.(SIR)