
La Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, la crisi economica, l’attualità politica locale, nazionale e internazionale… Sono alcuni degli argomenti di cui parlano gli editoriali dei settimanali diocesani aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in uscita in questi giorni. Ne proponiamo una rassegna.
Giornata comunicazioni. “Non trascurare il silenzio perché in esso le parole abbiano una loro dimensione”. È la riflessione che accomuna molti editoriali dedicati alla Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che la Chiesa celebra domenica 20 maggio sul tema scelto dal Papa: “Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione”. Il messaggio con cui il Santo Padre presenta il tema di quest’anno, scrive Gino Mecca, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), “giunge in modo opportuno, perché ci aiuta a interpretare il momento presente della comunicazione”. Nel testo, aggiunge Mecca, il Papa offre tra l’altro “una prospettiva pratica: la costruzione di un ambiente comunicativo adeguato che definisce ‘ecosistema comunicativo’, capace proprio di equilibrare silenzio e parola. Così anche nelle nostre case si dovrebbe costruire un ecosistema comunicativo, nel quale la tv spenta è il luogo del silenzio per restituire il giusto spazio alla parola dei rapporti familiari”. Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), osserva che “c’è un silenzio più profondo, cui fa anche riferimento il Papa, che non è unicamente un rimedio affabulatorio o un accorgimento psicologico, è una scelta di vita. Si tratta del prendere in mano ciò che si è, magari in un dialogo senza parole ma con il cuore attento, perché i contorni e i nodi dell’esistenza siano assunti appieno, davanti a quel Dio che nel silenzio parla appunto senza parole…”. Per Emmaus (Macerata) “non è un caso che questa Giornata si celebri il 20 maggio, quando il calendario della Chiesa ricorda uno dei più efficaci comunicatori della storia: il frate francescano san Bernardino da Siena. È proprio nel segno di questo grande uomo che oggi noi ‘moderni apostoli’ dobbiamo non aver paura del silenzio e neppure della parola, se non quando l’uno e l’altra suonano falsi”.
Il valore del settimanale diocesano. Benedetto XVI, nota Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), “ci ricorda in modo profondo ma molto immediato e comprensibile che la tecnologia ha sempre una doppia faccia e un doppio taglio, e sta a ciascuno scegliere quello che si pone a servizio della crescita personale propria e di chi ci sta vicino piuttosto che scivolare nella superficiale dissipazione di tempo ed energie in un chiacchiericcio inconcludente, seppur sostenuto dalla più alta innovazione tecnica”. Secondo Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), “mettere insieme silenzio e parola non è solo un esercizio di maturazione per la persona del comunicatore, giornalista, educatore, ma è anche un richiamo alla verità e al senso del comunicare per fare comunione”. Nel “suo messaggio sulla parola e sul silenzio”, si legge nell’editoriale della Voce Alessandrina (Alessandria) a firma di Ivo Piccinini, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, “il Papa c’invita a equilibrare i due momenti. Se silenzio e parola si escludono la comunicazione si deteriora o con lo stordimento della parola o con la freddezza del silenzio”. Per Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), “il silenzio può davvero introdurre alla Parola, che è l’annuncio di speranza per ogni uomo, e tradursi così in parole più eloquenti. Anche i ‘nostri’ strumenti, cartacei o informatici – questo storico settimanale o i moderni siti da qualche tempo avviati, o gli altri mezzi di cui si è dotata la comunità ecclesiale nazionale -, possono e devono giocare il loro ruolo nell’equilibrata dinamica di silenzi e parole, cioè di ascolto e di risposta, di meditazione e di dialogo, di contemplazione e di annuncio. La vita è comunicazione e relazione: i media, ben usati, la rendono migliore”. Nella giornata delle comunicazioni sociali, sottolinea Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “il settimanale diocesano ha il compito di dare parola, di dare voce, ai cristiani di questa terra. Il silenzio, potremmo dire, è significato dalla testimonianza, dalla presenza attiva delle nostre comunità parrocchiali. Proviamo per un istante a immaginare la nostra Chiesa senza il proprio settimanale. Finirebbe per lasciare nascosta la sua testimonianza silenziosa, operativa, insieme di annuncio e di carità. È questa del resto la ragione per cui 90 anni fa venne fondato il nostro giornale: per descrivere, testimoniare, educare al bene morale e bene ‘economico’, cioè sociale. Quel compito non si è concluso”.
Crisi, suicidi e mass media. La crisi economica e le continue notizie di suicidi, diffuse dai mass media, continuano a tenere banco sui settimanali Fisc. “Il suicidio – ribadisce Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia) – non risolve nulla, anzi, non fa che aprire altri innumerevoli problemi. (…) C’è sempre una via d’uscita, una speranza. Ma queste sarebbero solo parole paternalistiche se non fossero accompagnate da un impegno concreto, quello che ha indicato più volte il patriarca Francesco Moraglia, fin dal giorno del suo ingresso. Solo se ci si dà la mano, tutti assieme, imprenditori, dipendenti, Stato, comunità cristiana… – ha detto il patriarca – in un’esperienza nuova di solidarietà non solo economica, ma anche umana e sociale, la crisi non uccide, può essere vinta. Ciò che uccide è soltanto la solitudine”. Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), riflette sugli atti di violenza, “motivati dalla crisi”, che si stanno registrando in questi giorni nel Paese. “Bisogna reagire e non giustificare”, spiega Moret: “Reagire allo scoraggiamento che porta a chiudersi in se stessi disinteressandosi di quello che avviene nella società, preoccupati soltanto di mettere al sicuro il proprio spazio di vita. E non giustificare in alcun modo gli atti di violenza in qualsiasi forma si presentino. (…) Non devo lasciarmi andare alla ribellione quando sono colpito in qualche mio interesse, senza chiedermi se questo non sia richiesto dal bene comune. Quando sparisce la percezione interiore del confine tra il bene e il male, allora tutto è possibile”. Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), “l’attuale fase di difficoltà economica ha riportato alla luce, anche se per ragioni diverse, tanto la questione settentrionale, quanto quella meridionale”. Secondo Paoletto, “il rilancio del Paese passa attraverso una risposta, esigente, rigorosa, strutturale e culturale alla questione meridionale, da intendere come questione nazionale e, quindi, anche nostra”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), si occupa della “crisi della Safilo, che tocca pesantemente anche la nostra diocesi con le centinaia di licenziamenti annunciati nelle due sedi di Padova e Santa Maria di Sala. (…) C’è una strada sollecitata da più voci: ridurre al minimo i licenziamenti, puntando invece sui contratti di solidarietà per conservare i dipendenti al posto di lavoro. Anche se per meno ore, anche se con stipendi ridotti. (…) Safilo, per le sue dimensioni e per il peso simbolico della vertenza che si aprirà nei prossimi giorni, potrebbe essere un esempio in grado di fare scuola”. La Voce del Popolo (Brescia) informa che è stato promosso “un forum al Centro per le comunicazioni sociali a caccia d’idee semplici e praticabili per riattivare l’economia bresciana”. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), attinge “ai ricordi” della propria infanzia per invitare a “vivere con maggiore coraggio questi tempi difficili”.
Questioni nazionali e internazionali. Al centro degli editoriali delle testate diocesane anche questioni politiche locali, nazionali e internazionali. Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), parla del “turno di ballottaggio”, il 20 e il 21 maggio, in cui i cittadini di Cuneo saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco. “Anche per i delusi del primo turno – afferma Bernardi – ci sono buone ragioni per esprimere una preferenza tra i due rimasti in gara”. Tra queste: “L’insieme dei dibattiti, degli slogan e dei comportamenti tenuti dai candidati e dai loro supporter, così come le biografie di quanti risultano eletti in consiglio e di quelli che andranno a formare la giunta in caso di vittoria, consente di esprimere un giudizio finale su chi dei due risulta ai nostri occhi il più credibile e affidabile”. Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), si occupa della situazione in cui versa l’Unione europea. “Si è smarrito il senso dell’Unione – rileva Zanotti -. Resta nei nomi, ma non nella sostanza. Col tempo e con le difficoltà dovute alle ristrettezze di bilancio, ognuno si chiude nel suo piccolo, con l’unico intento di salvare se stesso da un disastro sempre più incombente. Se non torniamo ai principi che mossero i padri fondatori, fra tutti la solidarietà e la sussidiarietà, non usciremo da questa situazione d’emergenza. Su questo il Vecchio Continente si gioca il proprio futuro”. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), interviene nel dibattito sulle unioni omosessuali con le recenti prese di posizione di “nomi di grande potere”: Barack Obama (Usa), il nuovo presidente francese François Hollande, il premier britannico David Cameron. “E in Italia le forze politico-culturali che da tempo spingono nello stesso senso e che ora rialzano la testa”. Per Rini, “sarebbe certamente più urgente che, invece di pensare al matrimonio tra persone dello stesso sesso, si pensasse a un sostegno concreto alla famiglia vera, oggi bistrattata e non sostenuta: nella consapevolezza che solo dalla tutela della famiglia deriva la salvezza dei nostri Paesi”.
Cronaca locale. Sui settimanali diocesani spazio anche alla cronaca locale. La Cittadella (Mantova) riferisce che “nei giorni scorsi si è aperto un dibattito sulla stampa locale in merito alle prospettive del nostro territorio”, da cui emerge “la carenza di progetti significativi, a partire dalla città capoluogo”. Secondo il giornale lombardo, “può essere questa l’occasione, in attesa di tempi più floridi, per ricercare nuove idee e proposte e aprire un dibattito ampio, sereno e privo di schemi precostituiti. Nessuno, chiaramente, ha in mano ricette miracolistiche e infallibili. L’importante sarebbe fare un salto di qualità nello stile, nella mentalità di approccio e nel saper far sistema”. Alla possibile soppressione del Tribunale di Camerino è dedicato l’editoriale di Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), il quale ricorda che “una giustizia rapida evita complicazioni ulteriori” e assicura la propria vicinanza a “quanti hanno a cuore il Tribunale di Camerino”. Voce Della Vallesina(Jesi) fa sapere che “la città aderisce all’iniziativa internazionale ‘La Notte dei Musei’ con l’assessorato alla Cultura in collaborazione con la diocesi. L’evento, previsto per sabato 19 maggio a partire dalle 21 con turni di visite guidate prestabiliti fino alle 24, si articolerà tra la Pinacoteca civica di Palazzo Pianetti, lo studio per le arti della stampa di Palazzo Pianetti Vecchio e il Museo diocesano di Piazza Federico II. (…) Domenica 20 maggio, in occasione della Giornata internazionale dei musei, le tre strutture museali offriranno dei turni di visita guidata gratuiti negli orari prestabiliti”.
Attualità ecclesiale. Non mancano, sui settimanali diocesani, riflessioni su temi ecclesiali. Giordano Frosini, direttore della Vita(Pistoia), ritorna sulla visita pastorale di Benedetto XVI ad Arezzo e Sansepolcro (13 maggio). Questo evento, scrive Frosini, è stato “una boccata d’ossigeno, un messaggio di speranza fra le tante difficoltà che attraversano il nostro Paese, la miseria dilagante, l’incertezza del futuro, le polemiche mai sopite, le profonde divisioni”. Dal Papa, prosegue, è giunto “un caloroso messaggio di fiducia e un invito alla speranza. L’Italia supererà gli attuali momenti di difficoltà e tornerà a splendere e sorridere come nei suoi momenti migliori. Una grande lezione per tutti”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), parla della “festa diocesana dei giovani ‘BRK – Tutto è dono’, che si svolge il 26 e il 27 maggio a Piacenza, promossa dalla pastorale giovanile della diocesi, a conclusione della Missione popolare”. Una festa dei giovani si svolgerà anche in Sardegna, domenica 20 maggio. I giovani di diverse associazioni e movimenti cattolici – oltre a tanti altri non appartenenti ad associazioni o movimenti – trascorreranno una giornata insieme sul monte Ortobene. “Sarà un’occasione per stare insieme, condividere momenti di preghiera e di festa, fare nuove amicizie, sperimentare come sia bello coltivare le relazioni umane”, commenta Marco Piras, direttore dell’Arborense (Oristano). Nella diocesi di Imola, invece, domenica si concluderanno le “Rogazioni cittadine” e il vescovo, mons. Tommaso Ghirelli, ribadisce sul Nuovo Diario Messaggero (Imola) che queste “sono un evento di grazia, un sorriso spontaneo, un momento di fraternità del quale essere grati, del quale approfittare”. Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), traccia un profilo di Odoardo Focherini, che “sarà proclamato beato, il primo Beato per la Chiesa di Carpi, perché è passato attraverso la porta stretta del martirio ‘in odium fidei’. In odio a quel bene supremo che ha plasmato e illuminato tutta la sua esistenza, ogni scelta, ogni conflitto interiore anche il più lancinante per la sua coscienza retta e limpida, come può essere stato l’ultimo: ‘Aiuto o non aiuto questi fratelli ebrei?'”. Infine, Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), denuncia che “tra i cattolici si adoperano un po’ troppo le citazioni standard e le frasi fatte, si conosce poco il complesso e completo magistero degli ultimi Pontefici e si usano le solite citazioni trite e ritrite come una clava contro gli altri e a sostegno del proprio ‘particulare'”.(SIR)

