1 Aprile 2012
Share

GIORNALI FISC:LA PASQUA, LA CHIESA, IL LAVORO E LA RIFORMA ELETTORALE SONO ALCUNI DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEGLI EDITORIALI DELLE TESTATE CATTOLICHE

TESTATE_CATTOLICHELa Settimana Santa e la Pasqua, la Chiesa, il lavoro e la riforma elettorale… Sono alcuni degli argomenti di cui parlano gli editoriali dei settimanali diocesani aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in uscita in questi giorni. Ne proponiamo una rassegna.Settimana Santa e Pasqua.

Settimana Santa e Pasqua.“L’itinerario spirituale e liturgico della Settimana Santa ci accompagna lungo i tornanti della passione, morte e risurrezione di Gesù, per vedere e riconoscere, in filigrana, le nostre personali e comunitarie passioni, morti e risurrezioni”, sottolinea Luigi Sparapano, vicedirettore di Luce e Vita (Molfetta). Secondo Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), “si tratta di vivere questi giorni non come vuota commemorazione, ma come un cammino luminoso insieme a Gesù; cogliere nei misteri che celebriamo la grande passione di Dio per l’uomo, resa palpabile nella drammatica passione per amore del Cristo. Un cammino verso la gioia, che possa ancora attrarre chi – tutti – di gioia e di speranza ha infinito bisogno”. “Comincia la Settimana Santa e la tentazione di saltarla per arrivare subito alla Pasqua è forte. Eppure non si può saltare, non si può mettere da parte la croce”, chiarisce Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste). “Questa Pasqua 2012 ci deve trovare capaci di vivere legami essenziali per la convivenza, come l’amore, l’amicizia, l’ospitalità, la solidarietà. Sono le lacerazioni più profonde del mondo contemporaneo, bisognose del balsamo della consolazione, bisognose di Risurrezione”, si legge su Cammino (Siracusa). Per Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “la Pasqua è una grande verità, una grande risposta, una grande provocazione, un futuro perennemente aperto per ogni uomo. Benedetto XVI è un’icona di questa passione per l’uomo nutrita alla verità di Cristo. In questi giorni si è parlato con simpatia del Papa col sombrero: in verità il meglio per tutti è che sotto il sombrero c’è un padre, capace di farsi carico di ogni uomo, capace di farsi ponte tra l’Altro e l’intera umanità”. La Voce Alessandrina (Alessandria) ricorda le celebrazioni della Settimana Santa presiedute dal card. Giuseppe Versaldi, mentre della sesta edizione della sacra rappresentazione della “Passione e Morte di Gesù” che si terrà il 1° aprile parla Voce della Vallesina (Jesi). Il Corriere Eusebiano (Vercelli) offre “una panoramica assolutamente esaustiva di tutto quanto viene proposto dalle nostre comunità parrocchiali” durante la Settimana Santa.

Chiesa. Commentando la prolusione al Consiglio permanente del card. Bagnasco, Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), scrive: “Il cardinale chiede che si torni all’antropologia ‘umana’ che riscopra il valore vero dell’uomo come centro che tutto unifica nella visione dello Stato e delle sue strutture, come nella visione dell’economia e nella legislazione. Solo se si ritorna a questa antropologia rinasce l’umanesimo, quello vero, che è cristiano, ma, ancora prima, universale e insopprimibile, perché nasce esclusivamente dalla dignità di ogni persona. In un riferimento costante a Dio”. “Si sta nella Chiesa – scrive Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) – non perché è una società di perfetti, un club esclusivo, ma perché è il popolo di chi ha ritrovato in Dio l’Origine di tutto, la sorgente della speranza, la bellezza della vita. Chi scopre questo è disposto a tutto perché sa di appartenere a Dio”. “Se cominciassimo a liberarci di ciò che non serve e a dedicarci di più all’uomo cui dobbiamo annunciare l’amore di Dio, forse potremmo recuperare il senso più autentico della nostra identità ecclesiale”: è l’invito di Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina). “È sicuramente una costante della storia della Chiesa: è la santità che fa l’evangelizzazione, riforma e trasforma la comunità; è sempre accaduto così nei tempi di crisi e di perdita dei valori. Oggi questa santità deve essere un elemento della vita di tutti i giorni perfettamente inserita nel mondo”, riflette Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo). È dedicato al viaggio del Papa in Messico e a Cuba l’editoriale del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), che riprende alcuni passaggi significativi dei discorsi di Benedetto XVI.

Cattolici in politica. “I cattolici che s’impegnano in politica potrebbero aiutare le comunità cristiane a creare luoghi d’incontro e di formazione sul piano prepolitico. Potrebbero arricchire della loro esperienza ambiti educativi dall’orizzonte ampio, dove si possa imparare concretamente il discernimento comunitario, a valorizzare settori d’impegno che rischiano di essere dimenticati, ma che sono essenziali come il volontariato e il terzo settore, ad affinare le competenze specifiche (culturali, sociali e politiche), a conoscere e a valorizzare percorsi di educazione sociale già messi in atto sia dalla diocesi sia dalle singole associazioni e movimenti”. È l’auspicio espresso da don Ottorino Rizzi, delegato regionale della pastorale del lavoro, dalle pagine del Nuovo Diario Messaggero (Imola). Riguardo alla conclusione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), osserva: “Come nel lungo e travagliato percorso del Risorgimento – come hanno documentato tanti in questi mesi – i cattolici non si sono tirati indietro sul terreno socio-politico per generare e rigenerare l’Italia, così nel percorso del futuro immediato gli stessi credenti di oggi sono interpellati per ‘esserci’, laicamente, ma fattivamente, mettendo in comune il proprio patrimonio d’idee, di valori, di atteggiamenti e anche di profezia. È una storia che ci riguarda. È la storia di tutti. Guai a chiamarsi fuori”. Ricordando la conclusione dell’anno celebrativo dell’Unità d’Italia, anche Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), precisa: “La religione rafforza l’idea dell’unità nazionale”.

Lavoro e legge elettorale. “L’esasperata ricerca di un lavoro, le mortificanti situazioni d’indecisione e precariato che per anni provocano insicurezza, amarezze e sofferte conduzioni di vita familiare richiedono un’attenzione propositiva nel segno di una concreta solidarietà sociale. Al di là delle emozioni e del dolore nell’apprendere drammatiche notizie, istituzioni, enti pubblici, associazioni e aggregazioni di volontariato sono chiamati a intervenire efficacemente”, evidenzia Adolfo Putignano, direttore dell’Ora del Salento (Lecce). Per la Cittadella (Mantova) “è quanto mai urgente interrogarsi su quali e quanti siano gli ultimi della nostra società, su quali siano le vecchie e nuove forme di fragilità che si vanno diffondendo. È un esercizio di virtù cristiana ma non solo, anche di sapienza e saggezza umana. Un compito tanto più cogente per quanti svolgano, in qualsiasi forma, un ruolo di rilevanza sociale e pubblica”. “Alla politica – al di là dei ‘colori’ e delle ‘parti’ -, che sappia coniugarsi bene con l’economia, incombe il dovere (morale e civico) di dar fiato alle comunità in attesa affinché la parola ‘crisi’ non sia più sulla bocca – e nella realtà – di tutti. Con provvedimenti adeguati e comprensibili: per il Paese reale”, è il pensiero di Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). Da Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), l’invito: “Rispolveriamo, reinterpretandolo, il modello economico italiano che è stato e può ritornare a essere ‘una prodigiosa combinazione tra famiglia, impresa, credito e comunità’. Le energie non mancano”. Certo, prosegue Cescon, “il contesto mondiale è mutato. Pure quello italiano. Ma i valori sono quelli di sempre. Perché non riprovare? Con la certezza di riuscirci”. Spezza una lancia a favore dei giovani Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova): “Chi in nome dell’intangibilità dell’articolo 18 deciderà di respingere il punto di equilibrio che è stato faticosamente indicato dal governo, o magari si adopererà per farlo finire sul classico ‘binario morto’ in Parlamento, temo proprio che non farà l’interesse dei giovani”. Per la Guida (Cuneo), “saggio è stato il governo a consentire dibattito e modifiche in merito alla sua proposta di riforma del mercato del lavoro in Parlamento, dove c’è da sperare venga migliorato un testo in tante parti innovativo, ma sull’articolo 18 ingiustamente, e anche inspiegabilmente, punitivo”. La Vita Cattolica (Udine) annuncia buone notizie dal Friuli Venezia Giulia, dove le imprese “stanno stabilizzando l’occupazione, trasformando la precarietà in posto fisso; già 1.209 lavoratori nei primi due mesi dell’anno”. Di legge elettorale si occupa Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza): “Varare una nuova legge elettorale” è “una delle condizioni fondamentali per ridurre la distanza, oggi siderale, tra la politica e i cittadini”.

Giovani. In occasione della Giornata mondiale della gioventù (celebrata a livello diocesano), attraverso le pagine di Notizie (Carpi), il vescovo Francesco Cavina scrive ai giovani: “Non si può percorrere la via dell’amore da soli e soprattutto senza avere qualcuno da amare. Così facendo anche i vostri amici capiranno che avete scoperto qualcosa di bello e, con il tempo, potrebbero chiedervi di condividerlo, concretamente e non solo con un Tweet. Non abbiate paura di rivolgervi a Dio in ogni circostanza, di cercarlo con tutte le vostre forze. Il Signore è vicino!”. Sulle pagine del Ticino (Pavia), don Andrea Migliavacca, responsabile della pastorale giovanile diocesana, auspica: “‘Siate sempre lieti nel Signore’: sia questa la parola che ci rianima, che ci rimette in cammino, e di cui farci testimoni”. Una riflessione sui giovani la propone la Voce del Popolo (Brescia): “La felicità non è per i singoli. Non si riesce neppure a sognarla se si rimane soli. C’è l’impressione, invece, che alimentiamo un pensiero sui giovani (culturale, sociale, educativo, persino pastorale) che li pensa come singoli: ma la singolarità esasperata produce al massimo utilità, spesso conflittualità, mai la felicità. Così li isoliamo e li allontaniamo, anche dai nostri cuori. Solo una relazione profonda, voluta anche nella programmazione (a ogni livello!) crea sogno e voglia di felicità”.

Acqua. Al Forum mondiale dell’acqua di Marsiglia, ricorda Luigi Taliani, direttore di Emmaus (Macerata), la Santa Sede ha indirizzato un documento che “chiede a tutti un passo avanti verso politiche basate sulla sobrietà nei consumi e la solidarietà nel benessere” e “ancora una proposta: una tassazione sulle transazioni finanziarie per sostenere gli investimenti necessari e garantire il diritto all’acqua. Una proposta precisa e concreta, e facile da eseguire. Un gesto coraggioso che molti hanno dichiarato di voler comprendere e appoggiare. E che qualche miliardo di persone si merita”.

La legge naturale. “La negazione della legge fondata sulla natura si paga molto cara in termini di realizzazione personale e di convivenza umana. L’uomo si distrugge e le società si sfasciano. Il giudizio non proviene da Dio, ma è insito nella stessa realtà. Anche il rimorso, personale e collettivo, ne è una riprova e una conferma. Quando anche questo si spegne, l’uomo perde la sua identità, cessa di essere tale”, osserva Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia).

Primavera. Il “miracolo della primavera” offre lo spunto a Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), per la sua riflessione: “A giorni anche i fiori se ne andranno, ma non saranno arrivati invano. Lasceranno il posto ai frutti, molto più preziosi e nutrienti, in un avvicendarsi dei cicli naturali che fa comprendere che nulla accade a caso. Come il chicco del Vangelo di domenica scorsa che se caduto in terra non muore, poi non porta frutto. Lo stesso vale anche per noi. Nulla succede senza un motivo, anche quando certe vicende ci paiono incomprensibili. Basta sapere cogliere e interpretare i segnali di un disegno già scritto per la nostra felicità”.(SIR)