Il decreto sulla revisione della spesa pubblica, il terremoto, il bosone di Higgs, il recente Consiglio europeo, la crisi, l’immigrazione, l’attualità ecclesiale… Sono alcuni degli argomenti di cui parlano gli editoriali dei settimanali diocesani aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in uscita in questi giorni. Ne proponiamo una rassegna:
“Spending review”. “Il governo si presenta al vero banco di prova: quello della revisione strutturale della spesa pubblica”. È il commento che accomuna molti editoriali dedicati al decreto sulla cosiddetta “spending review” che in questi giorni dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. “Dietro al termine orribile di ‘spending review’ – spiega Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) – ci sono solo strategie per realizzare risparmi. Le risorse mancano e occorrono interventi equi per realizzare ogni risparmio possibile. Tornano alla ribalta gli aumenti dell’Iva e le decurtazioni ai singoli ministeri. Insomma, la cura dimagrante non è affatto finita. Anzi, sembra solo all’inizio. (…) Sprechi e inefficienze vanno messi al bando, razionalizzando enti inutili e province (…). Il Paese-Italia deve tornare a crescere e lo deve fare liberando risorse, per rimettere in circolo l’economia. La realtà non va nascosta, ma affrontata a occhi aperti”. L'”obiettivo del governo”, aggiunge Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), “è eliminare gli sprechi senza ridurre i servizi e contenere l’aumento dell’Iva di un solo punto (che era invece programmato, entro il 2014, di 2 punti e mezzo). È, dunque, una partita molto delicata rispetto alla quale occorre vigilare in modo attento. Ma non basta dire no: occorre precisare dove vanno fatti i tagli, se quelli proposti non si ritengono corretti. Il nostro futuro prossimo passa anche da qui e non è detto che avremo un’altra opportunità”. Per Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), “se si vuole davvero ridurre il peso economico della macchina pubblica e rilanciarne l’efficienza, bisogna agire con azioni mirate e attentamente ragionate”.Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia), rileva che “più un progetto riformatore è spiegato e motivato, più responsabilmente se ne colgono vantaggi e svantaggi, più c’è stato ascolto e si è percepito lo sforzo di dare delle ragioni, più si ha speranza che venga sostenuto e condiviso. (…) Una riforma provoca sempre vittime. Quella dei conti italiani ne ha già fatte. Ogni taglio è sofferenza e la logica del ‘è meglio che uno solo muoia per il popolo’ non può reggere a lungo. Chi taglia e riforma lo sappia”. Per Emmaus (Macerata), “questa riforma è inevitabile per il bene comune e la buona amministrazione”. Secondo Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “occorre una vera rivoluzione culturale e sociale di efficienza. Siamo ancora in tempo, sperando di poter accompagnare le riduzioni di spesa con limitati ammortizzatori sociali. Servono coraggio e coesione nazionale con una distribuzione equa dei sacrifici”.
Terremoto. I giornali diocesani seguono costantemente la situazione dei terremotati del Nord Italia. “Ora incombe l’autunno e poi l’inverno – afferma Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi) – e le nostre comunità si riuniscono ancora sotto le tende o all’aperto. In questa fase non resta altra soluzione che il ‘gemellaggio’ tra una parrocchia terremotata e una diocesi, come si è impegnata a fare la Chiesa di Cesena-Sarsina per la parrocchia natale del suo vescovo, mons. Douglas Regattieri. Occorre fare presto però, riparlarne dopo le ferie sarebbe troppo tardi. La Chiesa italiana continua a muoversi nell’ottica della carità e della comunione. D’altra parte, proprio domenica 1° luglio abbiamo ascoltato dalle parole di san Paolo che ‘non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza’: è questa la testimonianza che la Chiesa certamente continuerà a offrire”.
“Particella di Dio”. Dell’annuncio al Cern di Ginevra dell’esistenza del “bosone di Higgs”, la cosiddetta “particella di Dio”, intuita dallo scienziato britannico Peter Higgs 48 anni fa, si occupa Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia). Questa particella spiega come mai tutte le cose nell’universo abbiano una massa. “Abbiamo intuito qualcosa dell’architettura dell’universo – riflette Tosello – e per questo azzardiamo chiamarla ‘particella di Dio’, come a riferirci – più o meno consapevolmente (molti fisici non gradiscono quella definizione) – al grande Architetto, che ha presieduto alla creazione o ha dato l’input ad un ‘big bang’ che si voglia… Il grande libro della Natura che si squaderna davanti allo sguardo e all’intelligenza dell’uomo – dalla corolla di un fiore alla forma di un insetto, dai misteri della fisica a quelli dell’astronomia – mostra tutto il suo fascino, lasciandoci intuire il fascino misterioso e avvolgente di Chi – oltre al che cosa – è alla sua origine”.
Crisi e società. La crisi e i suoi effetti continuano a tenere banco sulle testate diocesane. Per Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), “la consapevolezza che nulla (o quasi) sarà più come ieri pungola a ripensare il nostro stare insieme, umanamente, socialmente, cristianamente. Abbiamo di meno e dobbiamo aiutarci di più: sembra il paradosso di questo tempo strano. Ovvio che, se così stanno le cose, c’è da invocare seccamente un esame di coscienza perché nessuno faccia la sua strada senza curarsi di sprechi consolidati… E la solidarietà deve poter contare anche su un contesto in cui nessuno fa il furbo o il nababbo”. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), denuncia la mancanza di “opportunità” lavorative soprattutto per i giovani. “Non è corretto – dice Mariani – nascondersi dietro le analisi statistiche, che parlano di precari, di scoraggiati, d’inoccupati. Anche questo è un motivo per riflettere, per fare mentalità, adattare i comportamenti sociali, la solidarietà, la voglia e lo sforzo di superare questo gorgo che inghiotte (…). Un motivo per modificare i comportamenti di tutti, di ogni giorno. Un motivo per… pregare”. Per la Difesa del Popolo (Padova) gli ultimi dati di Confindustria, che attestano il calo dell’occupazione, e dell’Istat, che segnalano l’aggravarsi della disoccupazione giovanile, “ribadiscono, se mai ce ne fosse bisogno, l’urgenza di trovare un’intesa tra governo, regioni e parti sociali che ponga l’occupazione al centro delle azioni di politica del lavoro. Verificando anche nei fatti alcune ipotesi probabilmente infondate, come quella che l’aumento della precarietà faccia crescere i posti di lavoro”. Il Momento (Forlì-Bertinoro) commenta, invece, la recente raccomandazione del Fondo monetario internazionale: “Se la vita media nel 2050 si allungherà di 3 anni in più di quanto previsto oggi, il già ampio costo dell’invecchiamento della popolazione aumenterà del 50% (…) Invitiamo pertanto gli Stati ad affrontare per tempo la questione”. Una “raccomandazione premurosa”, la definisce il settimanale, che non “brilla in galateo” e che rischia di “far sentire in colpa noi e i nostri figli per essere venuti al mondo”.
Consiglio europeo e attualità politica. Al centro degli editoriali Fisc anche il Consiglio europeo che si è tenuto a Bruxelles il 28 e il 29 giugno. Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), sintetizzando i risultati del summit, osserva: “Pare che si sia accettato da parte degli Stati dell’Unione di condividere, maggiormente di quanto non sia stato fatto finora, le difficoltà che possano colpire alcuni Paesi. Ovviamente (…) vagliando attentamente le cause delle difficoltà ed esigendo anche giuste condizioni, consapevoli che ci sono incidenti che non dipendono dalla cattiva volontà o dalla negligenza. Lo scudo anti spread e il rafforzamento dell’autonomia della Bce (…) non sono altro che l’applicazione del principio del bene comune, il principio della sana e giusta politica. Questa è anche la via che può portare alla tanto auspicata unione politica, che è il vero traguardo dell’Europa”. La Guida (Cuneo) rileva che “non è ancora chiaro quale potrà essere” sulla “strada” delle decisioni prese dal vertice “il ruolo del Parlamento europeo, ma sarà inevitabile, oltreché doveroso, coinvolgerlo se si vuole affrontare il problema numero uno dell’Ue: la sua legittimità democratica, oggi fragile e a rischio”. Per la Cittadella (Mantova), “l’occasione è stata una tappa importante anche per ricostruire un’immagine degna e credibile che il nostro Paese merita e che, perso nelle mode superficiali e populiste, spesso rischia di smarrire”. Angelo Magnano, direttore del Letimbro (Savona-Noli), ritiene che “sia la presenza di cristiani motivati e formati a servire la civitas, sull’esempio di luminose figure come Giorgio La Pira, a restituire alla gente fiducia nella possibilità di una politica di alto profilo. Più che mai oggi occorrono persone che sappiano, come i profeti, vedere lontano abitando la città dell’uomo anziché i palazzi della casta”.
Immigrazione e integrazione. Prende spunto dall'”eroe dei campionati europei”, Mario Balotelli, “italiano al 100%”, Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), per riflettere sulla “nuova Italia” in cui “la mobilità delle persone e delle culture disegna scenari sempre più inediti”. Una “cosa certa”, sottolinea Pensa, è che “da questi ‘nuovi cittadini’ verranno in futuro gli ‘assist’ smarcanti e i tiri più irresistibili, più che mai necessari a un’Italia sempre più vecchia e sempre più immobile per rimanere nel salotto buono dell’Europa”. D’immigrazione e integrazione si occupa anche Condividere (Mazara del Vallo), con una nota del vescovo, mons. Domenico Mogavero, che fa riferimento a fatti di cronaca che riguardano il Mediterraneo: pescherecci sequestrati dai libici, “approdi della speranza” a Lampedusa… “Il fenomeno migratorio – afferma il vescovo – non può essere ragionevolmente inteso come un’emergenza accidentale, ma deve essere considerato come fenomeno normale da affrontare in modo progettuale e in prospettiva di medio-lungo periodo. Se non ci si convince che siamo di fronte a un fatto sistemico con il quale imparare a convivere e da regolamentare opportunamente nel rispetto della dignità e dei diritti delle persone, si dovranno subire i contraccolpi solo negativi di un flusso che andrà avanti a prescindere dalle nostre aspirazioni”.
Esperienze estive e attualità ecclesiale. Non mancano, sui settimanali diocesani, riflessioni sulle esperienze estive, promosse da parrocchie, associazioni e movimenti, e sull’attualità ecclesiale. Lucio Bonomo, direttore della Vita del Popolo (Treviso), ritorna sulla morte di Franco Lori, 11 anni, durante una gita in montagna, che “rientrava nelle consuete attività del Grest promosso dalla sua parrocchia di San Martino a Paperino” (diocesi di Prato). “In questi casi – secondo Bonomo – davvero il silenzio è d’oro, per rispetto dei morti ma anche dei vivi. La magistratura farà le sue indagini e individuerà, qualora ci fossero, le responsabilità (…). È dovere di tutti, in primis dei media, adoperarsi affinché non si crei un clima di pressione ambientale che possa condizionare gli inquirenti ed esasperare emotivamente l’animo, già di per sé affranto e alterato, dei familiari delle vittime”. Secondo Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), “non è pensabile che questa tragedia possa diminuire o mettere in dubbio il valore e il significato profondo di una pastorale che nell’educazione dei giovani ha il suo punto di forza”. Da Toscana Oggi, settimanale cattolico regionale, che dedica ampi servizi alla vicenda, l’invito a “non sparare sui Grest”. Il Ticino (Pavia) parla della 18ª edizione del “Torneo Oratori”: “I volti gioiosi dei bambini, molti dei quali sono stati premiati dal vescovo Giovanni Giudici, rappresentano la foto più bella di una manifestazione che, ancora una volta, ha esaltato i valori più autentici dello sport. Uno sport pulito che sa ancora farci emozionare”. Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), riferisce che i vescovi umbri stanno compiendo, dal 3 al 6 luglio, un “viaggio ecumenico” in Romania. Questa iniziativa, secondo Bromuri, “merita di essere letta nello spirito di Assisi, di cui si parla sempre meno”. Giuseppe Lonia, direttore della Scintilla (Messina), informa che “lo scorso 28 giugno il nostro presbiterio si è arricchito di altri quattro fratelli, dono di Dio per la sua Chiesa! Dono e responsabilità, per tutti”. La Voce Alessandrina(Alessandria) pubblica il messaggio del card. Giuseppe Versaldi, amministratore apostolico della diocesi, ai motociclisti che, dal 6 all’8 luglio, giungeranno al santuario di Castellazzo Bormida per il loro 67° raduno internazionale. A loro il cardinale rivolge un saluto e un appello affinché “diano un segno concreto della loro riconoscenza per mantenere in bellezza e sicurezza l’edificio sacro che li vede sfilare ogni anno davanti alla sacra Immagine” della Madonna. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale(Piacenza-Bobbio), ricorda la figura di “don Pino Puglisi, vittima della mafia, ucciso nel 1993 a Palermo. La Chiesa ora lo ha riconosciuto beato. (…) Questo prete scomodo non si tirava indietro davanti a nessuna sfida”. Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia), dedica l’editoriale ai “tre ultimi Patriarchi divenuti Papi: Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I. Tre uomini di Chiesa diversi per formazione e soprattutto eletti Papa in periodi molto differenti della vita recente della Chiesa. Eppure accomunati da un modo particolare di declinare il ministero di prete e vescovo: la dimensione pastorale, intesa come vicinanza assidua alla gente, a ogni persona vissuta come luogo d’incontro con Gesù”. Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), parla dell’evangelizzazione: questa “non è un impegno da poco (…). Non c’è grazia a basso prezzo, ci ripete, in nome del suo supremo sacrificio, il martire di Flossenburg, Dietrich Bonhoeffer. Ne dovremmo ormai prendere atto, tante sono le voci che ci richiamano alle nostre responsabilità. L’attesa di un Sinodo per l’evangelizzazione è il tempo opportuno per la nostra conversione”. Infine, daStefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), giungono gli “auguri” a mons. Gerhard Ludwig Müller, nominato dal Papa, il 2 luglio, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.(SIR)

