Cambiano le regole interne a tre dei maggiori siti di informazione: adesso i giornalisti, prima di cinguettare o condividere news su Twitter dovranno rispettare alcuni parametri interni all’azienda. La BBC ha scritto nuove regole per il suo giornalismo 2.0 e Twitter è il primo problema affrontato: d’ora in avanti i dipendenti del broadcast non potranno twittare una breaking news (una notizia nuova) prima di aver scritto per la testata nelle forme e modalità previste. La rincorsa per bruciare la concorrenza cede il passo alla necessità di salvaguardare il valore della notizia.Alla crossmedialità seguirà quindi una nuova era di separazione? Certamente la notizia, che è arrivata 24 ore dopo quella che riferisce di una istruzione interna a Sky News perché i giornalisti smettano di re-twittare notizie di altri tramite il proprio account, mostra uno scenario inedito nel giornalismo online: giunti a un forte livello di integrazione, le testate giornalistiche sembrano essersi accorte della reputazione personale dei loro dipendenti grazie ai social network, e così sono corse ai ripari. Insomma, sono diventate gelose.
Inoltre benchè Rupert Murdoch abbia iniziato a tweettare da qualche tempo, cambiano le regole del suo network di informazione, introducendo nuovi divieti per i giornalisti. Da oggi in poi, non sarà più permesso loro condividere “breaking news” o notizie provenienti da fonti differenti da Sky News.
Stess questione per l’Ap. Le direttive di Associated Press, invece, riguardano un altro aspetto: Ap, infatti, non vuole che le opinioni dei propri stipendiati siano associate a quelle dell’azienda. Il New York Times, invece, va controcorrente, ritenendo positivo lanciare breaking news su Twitter.Una eventuale diffusione del credo “proibizionista” potrebbe, però, danneggiare il social network e la sua peculiarità che lo ha reso famoso e utilizzato in tutto il mondo: la diffusione di notizie a tempo record. ( TWEETBLOG,WEBNEWS)