L’Università di Pisa, ed è una esperienza innovativa, promuove un corso di “giornalismo di pace”. Si svolgerà tra la Puglia e la Toscana. Abbiamo intervistato Federico Oliveri, responsabile scientifico del corso.
«il giornalismo di pace mira a contribuire alla risoluzione dei conflitti, concentrandosi sulle loro cause profonde e su ciò che può portare alla loro risoluzione, in contrasto con il “giornalismo di guerra” che si concentra sugli episodi di violenza e ignora il contesto precedente». Per Oliveri è importante «dare voce alle persone che vivono i conflitti, anziché solo alle élite, e raccontare storie come quelle legate alle migrazioni dal punto di vista di chi le vive».
Il corso si svolge in due sedi: a Lecce (Castiglione d’Otranto) dal 29 al 31 agosto, in concomitanza con il festival Notte Verde, e a Pisa, presso l’Università, per quattro venerdì dal 26 settembre al 17 ottobre. Tra i relatori ci sono giornalisti e fotoreporter come scelti per la loro esperienza nel raccontare conflitti e periferie urbane attraverso una prospettiva inclusiva.
Il corso è promosso dal Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, che collabora con la Ong Gus (Gruppo Umana Solidarietà) e ha ricevuto una grande risposta dall’Ordine dei Giornalisti, sia a livello nazionale che regionale (Toscana e Puglia). L’accreditamento da parte dell’Ordine permette ai giornalisti di ottenere crediti formativi obbligatori.
Per iscriversi al corso, è sufficiente visitare la pagina web del Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (CISP.unip.it), dove sono disponibili tutte le indicazioni. il corso è aperto a tutti gli interessati. Per i non giornalisti però è richiesta una lettera di motivazione.
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