
Secondo l’informatissimo Pec (Press Emblem Campaign) sarebbero almeno 12 i reporter attualmente sequestrati (o scomparsi) in Siria. Oltre agli spagnoli Janer Espinosa Robles (del Mundo) e Ricardo Garcia Vilanova (fotografo freelance) rapiti a Raqqa il 16 settembre, ci sono – com’è noto – quattro francesi: Didier Francois, inviato di radio Europe 1, ed Eduard Elias, reporter free lance, fermati il 6 giugno a un posto di blocco sulla strada per Aleppo e di Nicolas Henin e Pierre Torres, giornalista e fotografo indipendenti rapiti il 22 giugno a Raqqa. Quest’ultima è proprio la località in cui il 29 luglio si sono perse le tracce di padre Dall’Oglio. Ma ora il Pec denuncia anche la scomparsa dal 23 novembre di due giornalisti svedesi: Magnus Falkehed (free lance) e del fotografo Niclas Hammarstroem (agenzia Kontinental). Si sono inoltre perse le tracce dal 15 ottobre di una troupe di Sky news formata dalla giornalista Ishak Moctar e del cameraman Samir Kassab. Si sa anche di un fotografo polacco, Marcin Suder che però è riuscito a liberarsi e a fuggire.
Proprio per fermare questo attacco alla libera informazione, l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di dedicare il 2 novembre di ogni anno una giornata di celebrazioni a favore di tutti i reporter uccisi, minacciati, sequestrati e incarcerati. Sono infatti numerosi (211) i giornalisti prigionieri. ( DAZEBANEWS)