Ad Alessandro Sallusti, il direttore del Giornale condannato in Cassazione a 14 mesi di reclusione per diffamazione,ma verra’ ‘automaticamente’ sospesa l’esecuzione della pena detentiva dalla Procura della Repubblica di Milano, in quanto risulta non avere cumuli di pena ne’ recidive. Lo ha spiegato il Procuratore Bruti Liberati.”Ho appena annunciato ai miei giornalisti che stasera mi dimetto”. ha aaffermatop Sallusti.
”Mi rifiuto di essere rieducato da qualcuno, credo che l’affidamento deve avvenire per qualcuno che spaccia droga magari anche per qualche politico che ruba”, ha detto il direttore del Giornale, spiegando di non avere intenzione di chiedere l’affidamento ai servizi sociali.
”Mi rifiuto di chiedere la grazia al presidente Napolitano, perche’ credo che in quanto capo della magistratura italiana in questi 7 anni non abbia difeso a sufficienza i cittadini dall’invadenza di una giustizia politicizzata’. Lo ha detto Alessandro Sallusti a Pomeriggio 5. Il direttore ha spiegato di aver accettato di parlare in diretta con Barbara d’Urso, la conduttrice del contenitore di Canale 5 per la lunga amicizia che li lega e non di non avere alcuna intenzione di rilasciare altre interviste
Il ministro della Giustizia Paola Severino non commenta la sentenza della Cassazione sul direttore del Giornale, ma ribadisce ”la necessità di intervenire al più presto sulla disciplina della responsabilità per diffamazione del direttore responsabile”
Con una nota dell’ufficio stampa della Suprema Corte, la Cassazione ritiene che ”e’ opportuno precisare” aspetti del ‘caso Sallusti’ ”non esattamente evidenziati dalla stampa nei giorni scorsi”. Per prima cosa la falsita’ della notizia contenuta nell’articolo anonimo attribuito a Sallusti.
La decisione su Alessandro Sallusti è “sconvolgente”, per il segretario Fnsi Franco Siddi. “E’ una norma illiberale nell’ordinamento di paese dalla costituzione democratica – aggiunge Siddi all’ANSA – che sconfigge e mortifica la libertà di espressione, e priva un uomo della libertà personale. I giornalisti sapranno dare una risposta unitaria e straordinaria, oggi dobbiamo sentirci tutti condannati come Sallusti”.
”Un’intimidazione a mezzo sentenza, un’intimidazione a tutti i giornalisti”. E’ il commento di Enzo Iacopino, presidente del Consiglio nazionale dell’Odg, alla decisione della Corte di Cassazione di confermare la condanna a 14 mesi di carcere ad Alessandro Sallusti.
”Le norme sosterranno pure la decisione, ma la conseguenza e’ devastante per la liberta’ di stampa. Ogni organo di informazione vivra’ questa decisione come una intimidazione. E il costo maggiore – continua Iacopino – lo pagheranno i cittadini che avranno una informazione ancora meno libera. Mai avremmo immaginato di vedere che in Italia, Paese che continua a vantarsi di essere la culla del diritto, si va in galera per una opinione che l’interessato nega perfino di aver espresso. E resta quella domanda: come e’ possibile che per lo stesso reato si passi da 5.000 euro di multa a 14 mesi carcere in due gradi di giudizio? La Corte costituzionale ha scritto che la liberta’ di informazione e’ ‘la pietra angolare’ del nostro sistema democratico. Da oggi si sentono preoccupanti scricchiolii”, conclude il presidente dell’Ordine dei giornalisti. (ANSA,ASCA)

