Ok al rinnovo della parte economica del contratto dei giornalisti. E’ stata siglata l’ipotesi di intesa tra Fieg ( nella foto la sede degli editori) e Fnsi sul rinnovo contrattuale e la bozza andrà mercoledì agli organi delle due federazioni per arrivare alla firma ufficiale. Tra i punti principali sarebbe previsto un aumento biennale in busta paga di 105 euro, uguali per tutti, in due trance. Aumentano le aliquote contributive in cinque anni del 3%, con il primo punto nel gennaio del 2012; arrivano anche sgravi contributivi per le aziende nuovi assunti a tempo indeterminato. E’ prevista nell’accordo la nascita di un ente bilaterale di formazione per la riqualificazione e il sostegno alle trasformazioni con attenzione a chi ha perso il lavoro. Ci saranno anche premi aziendali per chi ha stipendi entro la soglia dei 40 mila euro, recependo così la legge per le maggiorazioni sui minimi. Tra le novità la nascita della commissione paritetica per il lavoro autonomo.La trattativa, recepisce nel testo anche il progressivo incremento dell’età pensionabile di vecchiaia delle donne che arriverà a 65 anni, a regime nel 2022, secondo l’ipotesi però che prevede il previo accordo delle parti sociali. Le donne potranno anche andare in pensione a 60 anni con un lieve abbattimento della misura dell’assegno. Fermo restando che la pensione di anzianità all’Inpgi potrà essere corrisposta a 57 anni di età e 35 di contributi anche qui con un abbattimento dell’assegno in rapporto agli anni esatti. Nella prossima settimana l’ipotesi d’intesa tra il sindacato dei giornalisti e gli editori sarà sottoposta agli organi delle due federazioni per la valutazione. Successivamente si andrà alla sigla ufficiale.
”E’ stato un negoziato durissimo con passaggi imprevedibili come quello di due settimane fa quando la Fieg stava per fare un passo indietro. Questo è un contratto che rappresenta un atto di responsabiltà, non scontata, maturata tra due parti sociali consapevoli delle difficoltà che viviamo, ma alla fine capaci di far prevalere la scommessa sulla fiducia di un futuro del sistema dell’informazione industriale e del lavoro giornalistico”. Lo afferma Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi, spiegando il senso dell’accordo biennale raggiunto con la Fieg.
”Teoricamente il negoziato doveva essere solo tecnico, con un semplice ricalcolo degli incrementi retributivi in relazione all’inflazione. La Fnsi – sottolinea Siddi – ha premuto con forza per cogliere l’occasione di affrontare correttamente alcune urgenze non rinviabili, che in caso contrario avrebbero potuto aprire la strada a scenari più negativi per la previdenza dei giornalisti, per i loro salari e per le garanzie per la libertà d’impresa”.
”Gli aumenti retributivi – spiega ancora Siddi – sono comunque in linea con una civile crescita retributiva, ma in relazione con la messa in sicurezza delle pensioni giornalistiche di oggi e di domani.
Infatti una quota di risorse è stata destinata all’incremento delle aliquote a carico delle imprese”.
”Da parte nostra, con coraggio e responsabilità, apriamo un’opzione per un welfare attivo del lavoro con sgravi retributivi per il lavoro stabile accompagnato ad una decisione di creare un istituto bilaterale di formazione.
Novità in questo contratto – fa osservare Siddi – è l’aumento uguale per tutti: una scelta doverosa per garantire la crescita soprattutto alle nuove generazioni di giornalisti che hanno una remunerazione più bassa, ma attenti tuttavia a mantenere un equilibrio nella parametrazione giornalistica”. (ASCA, ANSA)

