Dopo i saluti di rito da parte del presidente Ucsi provinciale Giovanni Dainese e di Mimmo Vita, presidente Ucsi Veneto, il priore della comunità di Bose, Luciano Manicardi, ha sviluppato la sua interessante relazione partendo da una premessa che aveva come “focus” tre parole “suggerite” da Papa Francesco in occasione della cinquantesima giornata mondiale delle comunicazioni sociali: Ascoltare, approfondire, raccontare.
Sottolineava, citando sempre il messaggio papale, la necessità di reimparare a comunicare perché il giornalista, oggi in particolare con internet, spesso è un “pantofolaio” cioè non presente “sul campo” (una volta si consumavano le suole delle scarpe nel cercare le notizie) rischiando così di fare un giornalismo “del sentito dire” (riportandosi a Domenico Quirico). Gesù ci avverte, tuttavia, di prestare attenzione a ciò che si ascolta (controllare e verificare le fonti) solo così si diventa comunicatori della “verità”. Il giornalista si trova, quotidianamente, a combattere con le parole. Ha la grande responsabilità di dire sempre e comunque la verità e per questo corre il serio pericolo anche di essere ucciso e quindi di diventare un “martire” per la verità.
QUI IL TESTO DELLA RELAZIONE DEL PRIORE DI BOSE
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