Anche se con forme e modi diversi, i giornalisti e i mezzi di comunicazione sono sottoposti in tutti i Paesi minacce o tentativi di condizionamento. Se ne è parlato a Pristina, nell’assemblea annuale della Federazione europea dei giornalisti. L’altro grande tema naturalmente è stato quello dell’intelligenza artificale, che potrebbe ridurre ancora di più le possibilità di lavoro.
Così i sindacati dei giornalisti di tutta Europa hanno condiviso «la necessità di moltiplicare le azioni di sensibilizzazione sulle istituzioni europee per sostenere il lavoro dei giornalisti, in una fase in cui la crisi dei media tradizionali, la riduzione degli investimenti e i tentativi di limitare il diritto di cronaca, e la libertà di espressione più in generale, incidono ovunque pesantemente sulla qualità dell’informazione e sulla tenuta degli organici».
Le proposte della Fnsi, tutte accolte all’unanimità, chiedono misure concrete per il sostegno alla stampa e al lavoro dei giornalisti.
In difficoltà anche i giornalisti del servizio pubblico. Nei giorni scorsi hanno sciopertao quelli di radio e tv francese. In generale, in tutta Europa, sono in corso accorpamenti, riduzioni dei fondi, minacce alla stabilità del personale.

