15 Febbraio 2025
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Per il ciclo Ucsi “Il libro del collega” presentato a Trento il volume sul Card. Bernardin curato dal giornalista Paolo Magagnotti

Il cardinale Usa e il biografo trentino

la storia del cardinale Bernardin

redazione

È stato un leader dei cattolici americani negli anni Novanta, voce profetica per il disarmo, tanto che la rivista “Time” gli dedicò una copertina come “uomo dell’anno”. Il Card. Joseph Bernardin (1928-1996),  arcivescovo di Chicago per 16 anni, rivive nel suo magistero coraggioso e nelle sue scelte pastorali in un volume curato dal socio Ucsi Paolo Magagnotti, presentato lunedì 10 febbraio a Trento dalla sezione trentina dell’UCSI nell’ambito dell’appuntamento mensile “il libro del collega”.

L’autore, profondo conoscitore dell’emigrazione trentina in America e amico di fiducia del Cardinale, ha accompagnato Bernardin nei luoghi di origine trentina, la valle del Primiero da dove i suoi genitori erano partiti nel 1927. Dopo la morte ne ha tenuto viva la memoria, raccogliendo in questo volume biografico (“Joseph Bernardin, il cardinale figlio di emigrati trentini che ha affascinato l’America”, editore Reverdito) un’ampia documentazione del suo magistero e delle sue molteplici prese di posizione anche come presidente della Conferenza episcopale americana.

La storia del cardinale amatissimo negli Stati Uniti

“Questo libro è una preziosa summa, un enchiridion dei tanti temi affrontati dal Cardinale, che ha avuto una forte influenza sulle scelte degli americani in quegli anni”, ha osservato mons. Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento, che è intervenuto come testimone all’incontro moderato dal presidente Ucsi del Trentino Alto Adige Diego Andreatta presso il polo diocesano “Vigilianum”. È stato un uomo coraggioso e libero, un autorevole mediatore negli ambienti vaticani, un riferimento morale molto ascoltato, un uomo di Dio. Significativo è anche il mondo con cui ha risposto alle accuse – rivelatesi infondate – che un giovane gli aveva mosso, cercando poi con lui la riconciliazione”.

Magagnotti ha illustrato il legame del cardinale ai Circoli degli emigrati trentini in America e ha ricordato anche la riconoscenza con cui la Chiesa americana guarda ancora a Bernardin, espressa in un video messaggio inviato per la presentazione del libro dal suo successore sulla cattedra di Chicago, il card. Joseph Cupich:   ”Posso testimoniare che in questa grande arcidiocesi ci ha lasciato un prezioso patrimonio; tutti i suoi sforzi per favorire la riconciliazione continuano a portare frutto nella nostra città e nella nostra nazione. Ringrazio Magagnotti per questo contributo che rilancia in tutto il mondo la memoria del card.Bernardin”.

Con lui don Luis Camelli, stretto collaboratore di Bernardin, che ha aggiunto: “Voi a Trento e noi a Chicago abbiamo condivisa una vera grazia: questo libro eccellente lo mette in rilievo”.