Diversi gli spunti interessanti all’avvio delle Settimane Sociali di Cagliari: «Se guardiamo alla letteratura di economia del lavoro del periodo tra la seconda e la terza rivoluzione industriale, vediamo che già all’epoca venivano dette le stesse cose: le macchine toglieranno il lavoro all’uomo» ha affermato Bentivogli, che poi prosegue: «se desideriamo davvero parlare e costruire il lavoro che vogliamo non lo possiamo di certo fare utilizzando le categorie del ‘900».
Una sfida culturale, quindi, ma anche molto legata alla capacità di progettare il futuro: «In Italia esiste da sempre una sorta di tecnofobia: basti ricordare che il tvcolor fu introdotto nel nostro paese con quindici anni di ritardo. Ma dobbiamo ricordarci che la tecnologia è progettata dall’uomo, quindi sta a noi pensare ad una tecnologia intelligente nella quale vadano inseriti determinati valori. La tecnologia può essere un’alleata».
Interessante il passaggio sulle società di consulenza americane: nelle vertenze importanti queste, che tuonano contro la tecnologia, sono le stesse che giocano al rialzo sul numero dei licenziamenti. «Papa Francesco è riuscito a dare una svolta positiva nella discussione sul lavoro, perché è tornato a parlare del senso del lavoro e di come l’uomo fiorisca nel lavoro» ha incalzato ancora Bentivogli e «la Laudato Si’ è molto all’avanguardia».
La sfida per il futuro – secondo il segretario Fim Cisl – «è una partita tutta da giocare, ma bisogna fare un passo oltre rispetto alla paura – quanti imprenditori della paura di questi tempi fanno leva su questo aspetto per immobilizzare il sistema – e puntare piuttosto sulle opportunità. Da parte sua il sindacato dovrà essere capace di progettare e di intercettare i cambiamenti prima che si verifichino, per essere pronto ad affrontarli al momento giusto».
Un importante accenno, quindi, all’umanizzazione del lavoro, che tenga conto (realmente!) della centralità della persona: «Ricordiamoci che ogni donna e ogni uomo quando arriva al lavoro ha già combattuto una battaglia per sistemare i figli, per curare un anziano in casa… quando si parla di smartworking io dico “era ora!”».
Infine, un riferimento all’urgenza di una formazione alla managerialità: «Non ci si improvvisa imprenditori. La fine del lavoro, la democrazia diretta e il reddito di cittadinanza rimangono i punti di contatto di questo mondo populista sui quali manca ancora un confronto vero».

