I numeri sono impietosi. “Da sei milioni di copie vendute si è passati a un milione e mezzo, ma ci sono 43 milioni di persone connesse che vanno informate, quindi abbiamo allargato la platea anche con i siti e il vostro lavoro è raddoppiato. Il fatturato dal 2005 a oggi è passato da 7,2 miliardi a 2,9 miliardi. Da 18 mila persone impiegate, tra cui 10 mila giornalisti, ora siamo a 10 mila persone tra giornalisti e altri addetti”.
Infine un riferimento all’attualità di questi giorni e alla situazione politica che viviamo. “Anche alla luce del calo dell’affluenza alle ultime elezioni, noi abbiamo il dovere come editori e giornalisti di ristabilire fiducia nei confronti dei lettori, per farli tornare a votare”, ha concluso il presidente della Fieg.

