La Confederazione europea dei sindacati stima che diecimila persone l’anno, in Europa, muoiono per lo stress da lavoro. Oppure si ammalano per le condizioni in cui operano.
Colpa spesso “della precarietà, dell’orario prolungato, del mobbing”.
E come dice il segeratrio della Federazione europea dei giornalisti, Ricardo Gutiérrez “i giornalisti sono lavoratori che, per la natura di quello che fanno, sono altamente esposti a stress, burnout, molestie online e sovraccarico digitale”. Di qui l’appello, in questo Primo Maggio, ad affrontare con urgenza “i rischi psicosociali nell’ambito dei loro obblighi in materia di salute e sicurezza”.