Ma, in un convegno promosso dall’Ordine dei giornalisti, indica alcune condizioni: “Servono qualità, un alto valore informativo, un alto contributo culturale e pluralistico. Ed è anche importante che sia in grado di restare sul mercato, altrimenti si tratterebbe di un finanziamento destinato ad alimentare un mondo che non riesce camminare con le proprie gambe”.
Lo stesso Ordine sta per lanciare dalla prossima settimana un vero e proprio osservatorio sul giornalismo digitale. Lo ha detto il suo presidente Carlo Bartoli.
“Il digitale è sempre più materia viva della nostra professione: l’online non è più figlio di un dio minore”, ha detto.

