17 Dicembre 2013
Share

IMMIGRAZIONE: IN ITALIA C’È PIÙ ATTENZIONE DA PARTE DEI MEDIA

immigrazioneC’è una maggiore sensibilità dei mezzi di comunicazione rispetto al tema dell’immigrazione. Così l’osservatorio dell’associazione Carta di Roma nel primo Rapporto annuale tra media e immigrazione in Italia, dal titolo “Notizie fuori dal ghetto”, presentato a Montecitorio. Sembrano superati i tempi in cui su giornali e tv si usavano, per parlare degli immigrati, termini irrispettosi come “vu cumprà”. Anche se il linguaggio per certi versi è migliorato e i media si sforzano di fare dei passi in avanti, l’approccio al tema immigrazione non è ancora corretto: si tende a privilegiare i fatti di cronaca nera, permane l’etnicizzazione delle notizie, si parla pochissimo delle donne, se non in termini di vittime, deboli o succubi delle tradizioni e famiglie patriarcali. L’associazione Carta di Roma è nata nel dicembre 2011 per dare attuazione all’omonimo protocollo deontologico sui temi dell’immigrazione, siglato nel 2008 dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa italiana. Vi fanno parte, oltre ai firmatari della Carta, numerose associazioni della società civile, tra cui Acli, Comunità di Capodarco, Chiese evangeliche, Centro Astalli, Rete G2, Amnesty international.
 Il rapporto è stato realizzato da una rete di università italiane membri dell’Osservatorio, che hanno effettuato un monitoraggio sulle prime pagine della stampa quotidiana nazionale, sulle testate locali (che spingono più su questi temi) e sulle tv (Rai e Mediaset). Nel corso del 2012 l’immigrazione è finita in prima pagina 800 volte, 2 notizie al giorno, ma “l’argomento prevalente è stata la cronaca di nera, soprattutto sulle testate locale. Persiste la cattiva abitudine di sottolineare la nazionalità di chi commette il fatto criminoso”, ha spiegato Marinella Belluati, dell’Università di Torino. Quotidiani locali come il “Corriere del Veneto”, il “Giornale di Sicilia”, “Il Messaggero” e il “Resto del Carlino” dedicano il 50% degli articoli sull’immigrazione alla cronaca nera, fino al 60% sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”. La nazionalità dell’immigrato viene specificata in prima pagina nel 32% dei casi, il 59% delle volte riferiti a episodi di cronaca nera. Oppure si parla di sbarchi o di questioni religiose, anche se la connotazione del velo islamico, ad esempio, sta assumendo un significato diverso rispetto al passato: le donne che lo indossano non sono più rappresentate come soggetti passivi e sottomessi, ma come giovani che scelgono consapevolmente di portarlo. Trovano, però, molto più spazio le notizie legate a episodi di razzismo: nel 42% dei casi sono episodi di cronaca nera, nel 15% inerenti commenti o affermazioni di forze politiche e nel 13% connessi al mondo del calcio.(RADIOVATICANA,SIR)