Lo fa l’inglese “The Guardian”, anticipando decisioni e norme che dovranno certamente essere adottate al più presto. Le ha stabilite creando prima un gruppo di lavoro fatto da giornalisti ed esperti digitali.
La prima regola è che «qualsiasi uso di genAI deve avere la supervisione umana: “The Guardian rimarrà un campione del giornalismo fatto da persone, sulle persone, per le persone».
Seconda: «l’utilizzo si concentrerà su situazioni in cui può migliorare la qualità, non la quantità, del lavoro, ad esempio aiutando a interrogare vasti set di dati o assistendo i team commerciali in determinati processi aziendali».
Infine, terza regola (fondamentale) riguarda la questione del diritto d’autore e l’equo compenso. Principi che il giornale intende rispettare.

