Il 5 ottobre, dalle 17 alle 19, nuovo presidio in piazza del Pantheon a Roma contro il ddl intercettazioni, che va in discussione in aula alla Camera, organizzato dal ‘Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’. Sarà l’occasione per dire un nuovo “No” al reiterato tentativo del governo di imbavagliare l’informazione con una legge sulle intercettazioni.
No al bavaglio. Ci eravamo presi l’impegno a riconvocarci a piazza del Pantheon quando la legge fosse andata in aula, per riaffermare la volontà di sconfiggere questo disegno scellerato contro il diritto dell’opinione pubblica ad essere correttamente informata e contro la volontà di insabbiare i meccanismi della giustizia. Poi, se costretti dalla protervia del governo, continueremo una mobilitazione nelle tante altre piazze d’Italia, fino ad una manifestazione nazionale.
SIDDI (FNSI):
“La nuova proposta della maggioranza di Governo sulla legge cosiddetta intercettazioni, allo stato, appare ingannevole: una piccola furbizia con trucco. L’acquisizione dell’idea di udienza-filtro, attraverso la quale selezionare le intercettazioni destinate a essere rese pubbliche che fa parte delle proposte Fnsi, è assolutamente indeterminata nei modi e soprattutto nei tempi e, ancora una volta, rimandata a un successivo decreto del Governo, mentre nel frattempo si fa scattare un insopportabile e ingiustificabile black out su come procede un’inchiesta. Altro sarebbe stabilire, per esempio, che l’udienza-filtro si debba tenere entro 5 giorni dal deposito degli atti. E in ogni caso va sempre ricordato che il diritto di informazione prescinde dalle notizie di reato. Se negli atti di inchiesta giudiziaria sono contenuti fatti o elementi di pubblico interesse di cui un giornalista venga a conoscenza esiste sempre il dovere di leale pubblicazione. nel rispetto del diritto dei cittadini ad una libera informazione.Quanto sta avvenendo nel dibattito politico sulle intercettazioni – se vogliamo la stessa furbata dell’emendamento lo dimostra – indica quanto sulla materia, sul bilanciamento del diritto dei cittadini ad una giustizia amministrata secondo Costituzione e a una informazione che assicuri un diritto fondamentale di conoscenza, non si possa continuare ad agire con scelte arroganti e propagandistiche nell’interesse di uno o di pochi potenti. L’operazione in corso – che continueremo a contrastare con ragionevolezza e determinazione – serve solo ad attenuare problemi giudiziari dei soliti noti e non ad allargare l’area delle libertà di tutti e a recuperare – come è indispensabile – una salda fiducia nelle istituzioni. Per queste ragioni domani giornalisti, cittadini e rappresentanti di associazioni, sindacati e movimenti parteciperanno al presidio a piazza del Pantheon per difendere la libertà di informazione dall’ennesimo tentativo di introdurre la legge bavaglio sulle notizie che contano per la vita pubblica”. (FNSI)

