Ad aprire i lavori è stato il professor Alberto Fossati, docente di Diritto Pubblico presso l’Università Cattolica di Milano, che ha fatto una panoramica delle leggi che regolano la cittadinanza in Italia e nei principali Paesi europei.
Successivamente sono intervenute Anna Granata, ricercatrice di Pedagogia presso l’Università di Torino, e Laura Zanfrini, Docente di Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica presso l’Università Cattolica di Milano. Entrambe si sono concentrate sulle seconde generazioni: i figli dei migranti, nati in Italia, che sono intrappolati tra il loro sentirsi italiani e una burocrazia che invece non li riconosce come tali. Una forte testimonianza diretta di questo è giunta da due ragazze di origini straniere, Evelyne Afaawua e Francesca Kukaviqi, che hanno raccontato le loro storie personali e le difficoltà di chi è “italiano non riconosciuto”.
La seconda parte del convegno ha poi affrontato il tema della deontologia, con un intervento sulla Carta di Roma e sui suoi principi, tenuto da Anna Pozzi, giornalista di ‘Mondo e Missione’ ed esperta di migrazioni. La mattinata si è chiusa con una riflessione sul punto di vista della Chiesa, tenuta da Mons. Luca Bressan, Vicario per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale dell’arcidiocesi di Milano, oltre che Presidente della Commissione di coordinamento per il Sinodo minore “Chiesa dalle genti”.