11 Marzo 2024
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L’equo compenso è un ‘diritto’. Il Consiglio di Stato sblocca il regolamento Agcom

Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar del Lazio e, in attesa del pronunciamento europeo, legittima il regolamento dell’Agcom sull’equo compenso.

redazione

Al Tar era ricorsa Meta, la società di Facebook e Instagram, per bloccare l’efficacia del regolamento. Il controricorso, dopo la prima decisione del tribunale amministrativo regionale, lo avevano presentato la stessa Agcom la Fieg, gli editori.
A questo punto “l’AgCom potrà indurre le grandi piattaforme web e gli editori a raggiungere un’intesa sull’entità dell’equo compenso”, visto che, in base al pronunciamento odierno, “non arrecherebbe un danno significativo ai giganti della Reet”.
D’altronde, è il ragionamento che fanno editori e autorità indipendente, la stessa direttiva europea sul copyright prevede il diritto ad un equo compenso.

«La decisione del Consiglio di Stato di accogliere il ricorso dell’Agcom sull’equo compenso agli editori e agli autori per i contenuti distribuiti dalle piattaforme digitali, respingendo la richiesta di Meta di sospendere l’efficacia del Regolamento previsto dalla legge sul diritto d’autore, segna un punto a favore del sistema dell’informazione in Italia», ha dichiarato sul sito della Fnsi Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.