«La libertà di stampa in Italia – scrive il rapporto – continua ad essere minacciata dalla criminalità organizzata, in particolare nel Meridione, oltre che da vari gruppi estremisti violenti. Attacchi che sono notevolmente aumentati durante la pandemia e continuano a ostacolare il lavoro dei professionisti dell’informazione, soprattutto durante le manifestazioni».
Il rapporto però parla anche di «una certa paralisi legislativa» su temi come la diffamazione e una crescita dei fenomeni di intimidazione e delle aggressioni,
La Norvegia resta in cima alla classifica, in Europa, in fondo c’è la Grecia. Ai primi posti altri Paesi del Nord Europa: Irlanda, Danimarca, Svezia e Finlandia.
Le minacce maggiori che evidenzia quest’anno il rapporto? «Disinformazione, propaganda, intelligenza artificiale».

