Fratel Biagio ha parlato all’Arcivescovo del veri diritti umani e del vero umanesimo e di come sente di vivere l’esperienza di emigrante italiano che diventa immigrato nei paesi stranieri.
“Sarò anch’io un immigrato, – ha detto Fratel Biagio all’Arcivescovo – uno straniero in terra straniera così finalmente potrò condividere ed essere solidale con i tanti fratelli e sorelle emigranti italiani e con i tantissimi fratelli e sorelle immigrati di tutto il mondo. Non accetto le ingiustizie e la divisione dei popoli, l’intolleranza e le discriminazioni. Ma spero in un mondo migliore affinché ognuno di noi possa contribuire ad essere costruttore di vera giustizia e di vera pace.”
L’Arcivescovo ha ascoltato e benedetto il missionario palermitano e gli ha detto che nei mesi scorsi era stato in visita alla Missione di Palermo. Fratel Biagio, che ospita a Palermo 1100 persone in gratuità e provvidenza, sta facendo questo cammino sulle orme degli emigranti italiani. E’ partito da Palermo con il traghetto ed è arrivato a Genova, dove ha cominciato il cammino a piedi, oggi dopo 11 giorni di cammino è a Milano e da domani partirà sempre a piedi per andare in Europa. Andrà in Svizzera, Olanda, Germania, Lussemburgo, Danimarca e in particolare al Parlamento Europeo “per costruire- spiega il missionario- la tanto attesa Unione Europea e al più presto quella mondiale per edificare così tutti insieme un mondo migliore nel rispetto di tutti gli esseri umani, dell’ambiente e della natura”. Il missionario si recherà al comune di Milano dove spera di incontrare il Sindaco, poco dopo si metterà nuovamente in cammino verso l’Europa.
* L’autore, Riccardo Rossi, è missionario laico e giornalista

