3 Maggio 2025
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Il 3 maggio ci fu a Roma l’assemblea costitutiva

La nascita dell’Ucsi, nel maggio 1959

verso il congresso nazionale dell'Ucsi

Roberto Zalambani

Il 3 maggio 1959 si svolse a Roma, con la partecipazione di 200 giornalisti, l’ Assemblea costitutiva dell’ Ucsi.

Il giorno successivo vennero eletti i membri del Consiglio direttivo che poi votarono le cariche sociali che risultarono così assegnate: presidente Raimondo Manzini, direttore de ” L’ Avvenire d’ Italia ” di Bologna, vice Presidenti mons. Aldo Gobbi direttore di ” Verona Fedele ” e Enrico Lucatello, responsabile dell’ Ufficio romano dei quotidiani cattolici ( SIR ), tesoriere Carlo Trabucco, già direttore del ” Popolo Nuovo ” di Torino e Segretario Luigi Conte, redattore dell’ ANSA di Roma.

Le Carte costitutive nel maggio 1959

Nel corso dell’ Assemblea costitutiva vennero presentati due documenti, il Manifesto e la  Carta di Fondazione che enuncio’ le norme che stabilivano gli scopi e la struttura. Il Manifesto si rivolgeva  ai ” giornalisti cattolici ” e ai ” cattolici giornalisti ” perchè finalmente si unissero ” in un’ unica schiera per rispondere all’ appello all’ unità del nuovo Papa Giovanni XXIII”.

Il documento sottolineava come il lavoro della nostra Unione dovesse essere finalizzato a valorizzare il contributo dei laici cattolici impegnati nella comunicazione “per accrescere, nell’ opinione pubblica la stima per il giornalismo quale strumento di verità, giustizia e fraternità”.

L’ Assemblea del 3 maggio era frutto del lavoro preparatorio svolto dallo stesso Manzini insieme a padre Messineo della “Civiltà Cattolica”,  da don Gabriele Amorth dei Paolini, da Giovanni Fallani direttore del Centro Cattolico Stampa, da mons. Fausto Vallainc, Direttore del Servizio Informazioni per i settimanali diocesani, dal salesiano don Braido, da Domenico Volpi direttore de “Il Vittorioso” e da Lucatello e Conte già citati come componenti della prima Presidenza.

Le assemblee successive

La seconda Assemblea nazionale dell’ Ucsi si svolse a Milano alla Vigilia dell’ inizio del Concilio Vaticano II il 3 e 4 febbraio 1962, confermando Raimondo Manzini alla Presidenza, con mons. Fausto Vallainc come consulente ecclesiastico, mons. Luigi Adrianopoli, Giuseppe Lazzati e padre Roberto Tucci quali vice Presidenti, Angiolo Silvio Ori Segretario e Giovanni Sangiorgi Tesoriere.

L’ Ucsi entrò subito nel clima dell’ “Inter Mirifica“, il primo documento sugli strumenti della comunicazione sociale votato dal Concilio Ecumenico Vaticano II e che tanto premeva a Papa Giovanni. Era la parola scritta che veniva portata, anche sul piano pastorale, allo stesso alto livello della parola predicata. Non esistevano piu’ alibi alla ” disattenzione ” degli operatori ora che i ” mass media ” avevano il loro documento conciliare.

Fu soprattutto grazie ai giornalisti dell’ Avvenire d’ Italia di Bologna (dove Manzini era direttore e Angiolo Silvio Ori capo redattore centrale alla nascita dell’ Ucsi) che la nostra Unione iniziò a radicarsi nelle regioni considerato che parliamo del piu’ importante giornale cattolico con 17 edizioni tra Emilia Romagna,Triveneto, Toscana e Marche che, alla fine della guerra, potè mantenere un nome che anche nei momenti piu’ bui non si era piegato alla dittatura e brillava della luce del martirio di Odoardo Focherini, deportato e ucciso per aver salvato tanti ebrei dai lager nazisti.