Da parte dei sindaci si è messo in evidenza che la prima regola per una buona informazione dopo una catastrofe come questa è la responsabilità, che evita notizie ‘urlate, spettacolarizzate, trash’. E c’è stato un apprezzamento per molti giornalisti che hanno svolto il loro compito con correttezza e responsabilità.
Per il vescovo D’Ercole “le istituzioni pubbliche non ci possono dare come un favore ciò che noi esigiamo come un diritto”, sottolineando che la burocrazia non può diventare un limite per la ricostruzione.
Sull’informazione, il Commissario Paola De Micheli ritiene che “adesso più che mai i media possono diffondere e informare sulle possibilità per la ricostruzione, mentre devono stare molto attenti a non alimentare di nuovo il panico”.
Parole riprese da Franco Elisei: “credo che oggi più che mai si debba essere responsabili nel raccontare il sisma. C’è di sicuro presa di coscienza e consapevolezza da parte del lettore e questo ha richiamato un ruolo di responsabilità da parte dell’informazione. Bisogna sempre ricordarsi che ciò che deriva dai social è una fonte che deve essere verificata”. Responsabilità per lui è anche verifica delle notizie, è evitare il ‘dolore facile’, è ‘fare rete’.