Lo sperimentiamo ogni giorno, adesso lo rileva anche una nuova ricerca internazionale, che tuttavia pone al centro proprio la professione del giornalista
A patto che le notizie siano verificate ‘in entrata’ (verificata anche da incroci della stessa e, in ristrettezza dei tempi, da fonti attendibili o autorevoli); che ci sia un’elaborazione interna anche con il gruppo, la redazione.
È così, si legge, “il giornalismo, anche nell’era dell’informazione digitale, rimane un servizio in risposta a un diritto e bisogno dei cittadini di essere informati: importante che le sopramenzionate dighe di professionalità non crollino sotto la competizione, in termini di pubblico, del fiume in piena dei Social” .
Insomma la sfida, e non è un caso, e quella della qualità.

