1 Novembre 2025
Share

I risultati soprrendenti di un sondaggio promosso dalla Commissione europea dimostrano quanto si importante l'educazione ad una buona informazione sanitaria

La sfida difficile di comprendere (e comunicare) le notizie sulla salute

Franco Maresca

L’European Health Literacy Survey promosso dalla Commissione Europea mostra dati inequivocabili e allarmanti.  In Europa neppure un cittadino su due comprende adeguatamente una notizia sulla salute. E un giovane su tre non è in grado di riconoscere una fonte attendibile.

Neppute meidci e operatori sanitari sono formati a sufficienza per la comunicazione sanitaria, che resta «una lacuna strutturale». Allora serve, anche nei percorsi accademici, «l’integrazione sistematica della comunicazione e dell’alfabetizzazione sanitaria nei curricula».

Su queste premesse è nato ‘Le parole per dirlo’, il primo laboratorio organizzato da Whin (Web Health Information Network), associazione che riunisce giornalisti, comunicatori e professionisti della salute. L’obiettivo è quello di «promuovere un’informazione scientificamente corretta, etica e accessibile: un momento di confronto e co-progettazione per ripensare come comunichiamo la salute».

I suoi promotori sottolineano come «raccontare bene la salute sia già parte della cura, con le parole che sono il primo strumento di prossimità tra scienza e cittadino, e imparare a usarle meglio significa migliorare la qualità della relazione e della prevenzione».