Il numero nuovo di “Donne Chiesa Mondo”, il mensile dell’Osservatore Romano curato da Rita Pinci, è tutto dedicato alla «rivoluzione silenziosa che il cinema sta compiendo nella narrazione della spiritualità femminile».
Titolo di copertina “Libere in scena”. Leggiamo nell’editoriale: «Un racconto corale che attraversa tutte le tradizioni religiose, dall’Islam al cristianesimo, dall’ebraismo alle spiritualità orientali, per scoprire come il grande schermo stia costruendo una memoria collettiva inedita del sacro al femminile. “Il miracolo del nostro tempo – ci suggerisce il grande schermo – è aver imparato che si può cercare Dio senza rinunciare alla propria umanità”.
Il numero speciale è realizzato in collaborazione con la Rivista del Cinematografo ed è òa seconda volta che accade. La rivista ha quasi cent’anni ed è edita dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.
Le donne, sullo schermo, «non sono più rappresentate solo come vittime, sante o madonne, ma come protagoniste di percorsi complessi e profondamente umani. Dalle suore di “Doubt” e “Dead Man Walking” alle madri spirituali di “The Tree of Life” e “Roma”, dalle giovani ribelli di “Persepolis” e “La bicicletta verde” alle pellegrine di “Wild” e “Nomadland”, emerge un nuovo paradigma: la santità moderna non cerca la perfezione, ma è la capacità di abitare il dubbio senza perdere la fede».