Verso le nuove regole europee. Intanto, il Consiglio dell’Unione Europea ha fissato le priorità in vista della revisione della direttiva sui servizi media audiovisivi del prossimo anno.
A testimonianza del grande mutamento in atto, leggiamo nel comunicato: «La regolamentazione europea in materia di televisione e servizi on demand deve riflettere lo scenario dei media audiovisivi in rapido cambiamento, che comprende la crescita degli influencer, la diffusione della disinformazione e la crescita dell’uso dell’intelligenza artificiale».
Particolare attenzione sarà rivolta alla protezione dei minori e alla tutela della privacy e dei dati sensibili.
Inoltre, «si dovrà promuovere l’uso di media affidabili e pluralistici e rafforzare la lotta alla disinformazione e alla manipolazione o interferenza straniera».
Quello della regolamentazione “omogenea” è un obiettivo ampiamente condiviso dai broadcaster:. Infatti il Consiglio ha ribadito che «la prominence dei servizi media di interesse generale dovrà essere comunque tenuta in considerazione».