L’incontro è stato concluso dal cardinale Crescenzio Sepe che ha manifestato pubblicamente la sua gratitudine a Papa Francesco che lo ha confermato alla guida della diocesi di Napoli per altri due anni oltre il limite di età prevista dalla prassi.
A proposito del tema del confronto il cardinale ha rimarcato la “delicatezza della professione, la fondamentale responsabilità sociale dei giornalisti chiamati a testimoniare con la loro etica il valore della verità, l’attenzione alla dignità delle persone soprattutto quelle più fragili spesso protagoniste di fatti di cronaca”.
“Il giornalista – ha detto l’Arcivescovo di Napoli – è come un missionario chiamato ogni giorno a mettere al centro del suo lavoro l’uomo”.
Molto profonda la riflessione di padre Occhetta che ha sottolineato: “L’informazione ha un forte valore sociale che deve essere attuato e tutelato da chi scrive, filma, racconta, accende un microfono, carica video in rete; per farlo dovremmo tener presente un altro valore: quello di essere inclusivi, perché denunciare, alzare i toni, contribuisce a frammentare e a rompere i legami sociali”. Su questo punto dà anche un’indicazione pratica: “proviamo a guardare al dettaglio, osservare e descrivere il dettaglio ci aiuta a capire il contesto”.
Parte proprio dal dettaglio, Domenico Iannacone che con le sue “inchieste morali” dei “I Dieci Comandamenti” racconta storie e persone “solo apparentemente marginali con la precisa intenzione di guardare dall’altra parte, fuori campo, illuminando uno spazio inesplorato e abbandonato come le periferie geografiche e umane, quella materia oscura – ha sottolineato – dove non guardano gli altri. In questo tempo in cui il racconto ripetuto crea l’assuefazione, con il mio gruppo di lavoro mi prendo il tempo che serve per conoscere luoghi e persone ed entrare nella storia”.
Il corso seguito da più di 120 giornalisti è stato ospitato nella sala conferenze della Rai di Napoli e introdotto dai saluti di Giuseppe Blasi, presidente Ucsi Campania, dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e da Antonio Parlati, vicedirettore del Centro Produzione Rai di Napoli.
La conversazione tra i due relatori si è alimentata delle reciproche suggestioni e sintonie.
Padre Francesco Occhetta ha anche declinato il mestiere del giornalista seguendo le 5 C: il contesto per l’analisi, conversazione per il dibattito che una notizia alimenta, cura per l’attenzione che l’operatore dell’informazione è chiamato ad avere delle persone di cui e a cui parla, community per l’impatto che genera nella comunità, collaborazione per il livello di interazione con i lettori. In accordo con questa analisi Iannacone ha raccontato della sua scelta di riappropriarsi della densità emotiva commentando la puntata L’altro Mare girata a Napoli.
foto di Agostino Odierna