Le cose, per i giornalisti, si complicano anche in molti Paesi d’Europa, che arretrano per la libertà di stampa. Le cause sono molteplici: le difficoltà economiche, le ingerenze di potenze straniere, la frammentazione del mercato e degli interessi dell’opinione pubblica.
I dati emergono dal nuovo rapporto sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere. Anche l’Italia arretra: passa dalla 46’ alla 49’ posizione. Pesano le minacce delle mafie e dei gruppi estremisti, ci sono troppi limiti all’informazione giudiziaria.
I Paesi con l’indice migliore sono Norvegia, Estonia e Paesi Bassi. In fondo invece troviamo Grecia, Serbia e Kosovo. La Grecia fa peggio di tutti, tra gli Stati dell’Unione europea. Molti i giornalisti spiati ed è ancora impunito l’assassinio del reporter Giorgos Karaivaz nel 2021. Male anche l’Ungheria (68’), dove le risorse pubbliche condizionano l’informazione e la orientano a favore del governo.
Le nuove regole europee (varate con il Media Freedom Act) sono un passo avanti, perché puntano a garantire indipendenza dei giornalisti, trasparenza sulla proprietà dei mezzi, protezione di che fa informazione.