“La nostra democrazia è sotto attacco. L’aumento della manipolazione delle informazioni e della disinformazione sta dividendo le nostre società. Non solo sta minando la fiducia nella verità, ma anche nella democrazia stessa”. Queste parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel discorso sulla stato dell’Unione e, contestualmente, l’annuncio di maggiori risorse per i media locali e indipendenti, hanno suscitato già i primi commenti positivi.
Per il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, tuttavia, “è necessario passare dalle parole ai fatti individuando meccanismi di sostegno efficaci e diretti della UE non solo per gli editori ma anche per il lavoro dei giornalisti”. Bartoli chiede “più coraggio nel contrastare lo strapotere delle piattaforma digitali e norme vincolanti per gli Stati per garantire una reale autonomia dei giornalisti”.
È intervenuto anche il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, che ha ribadito la necessità di difendere la stampa libera e sostenere il giornalismo “in questo momento di guerra ibrida dell’informazione e di manipolazioni dei contenuti rese più facili dalle innovazioni”.
Barachini ha ricordato alcuni provvedimenti già realizzati: “il sostegno dei sistemi nazionali editoriali e il reato di deep fake introdotto nel Ddl sull’intelligenza artificiale che sta completando il suo iter normativo”.