Sul fronte sindacale, la Giunta della Fnsi, che si è riunita con la Consulta dei presidenti e segretari delle Associazioni regionali di Stampa, ha proclamato una giornata di mobilitazione della categoria per giovedì 28 dicembre.
La Fnsi, in quella data, non parteciperà alla conferenza stampa di fine anno della premier, ma “promuoverà una protesta simbolica che coinvolgerà i presidenti e i segretari delle Associazioni regionali, i cronisti e giornalisti”.
La protesta di Fnsi e Associazioni regionali di Stampa proseguirà fino allo sciopero generale con l’organizzazione di presidi davanti alle prefetture italiane.
L’Ordine ricorda anche che “in Senato è in discussione la riforma della legge sulla diffamazione che prevede di introdurre sanzioni pecuniarie spropositate, fino a 50mila euro. In tal modo si vuole mettere il bavaglio all’informazione, che non ha nulla a che vedere con la tutela degli indagati: l’intenzione evidente è quella di evitare che i giornalisti possano continuare a fornire ai cittadini i particolari relativi agli scandali che riguardano i potenti. Qualcuno vorrebbe una stampa che si limiti alle veline e si occupi soltanto di furti al supermercato e spaccio di poche dosi di hashish”.

