Si legge: «Le sempre più precarie condizioni di lavoro, le minacce alla sicurezza degli operatori dei media e il numero crescente di cause legali vessatorie sono tra i problemi più significativi, che richiedono soluzioni sistematiche».
L’Italia è «un modello preoccupante, con un numero crescente di cause penali e civili intentate contro giornalisti, comprese azioni avviate da funzionari governativi».
È in gioco anche l’indipendenza dei sistema dei media, tra pressioni economiche e politiche, e la «trasparenza relativa ai conflitti di interessi che rimane inadeguata e necessita di tutele più forti».

