Francesco “ci ricorda che prima c’è l’identità di un corpo con le sue membra; alla suggestione narcisistica dei like ci invita a preferire piuttosto l’amen di una comunione reale tra le persone, perché i legami sono più decisivi dei link e dei like soprattutto per formare organicamente quell’identità che troppo spesso sul web «viene costruita per contrapposizione» a scapito della verità.
Ognuno allora, scrive il Pontefice, «dica la verità al suo prossimo» perché non siamo ologrammi digitali ma «membra gli uni degli altri». Proprio perché il nostro «essere un corpo» non è un’astrazione allegorica ma una realtà, «l’obbligo di custodire la verità nasce dall’esigenza di non smentire la reciproca relazione di comunione”.
Simonelli aveva commentato il messaggio anche per il nostro sito, pcohe ore dopo la sua pubblicazione.
L’Ucsi Lazio ricorda anche che sabato 9 febbraio festeggerà il patrono a Viterbo, con una iniziativa dedicata proprio al tema della Giornata delle Comunicazioni. Ecco la locandina.