15 Maggio 2024
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Non chiamiamole più ‘baby squillo’, sono vittime

La definizione di ‘baby squillo’, in relazione in questi giorni all’inchiesta di Bari, viola la Carta di Treviso». Lo dicono insieme le Commissioni pari opportunità dell’Ordine, del Sindacato, dell’UsigRai e dell’associazione Giulia Giornaliste.

redazione

Qual è la definizione giusta? “Adolescenti costrette alla prostituzione, non ‘baby escort’ o ‘baby prostitute’: dal 2016 l’uso di questi termini equivale a violazione deontologica passibile di sanzione disciplinare”.

La decisione con una delibera c’è stata nel Consiglio dell’Ordine dei giornalisti nel 2016. L’Ordine ~ si legge sul sito Odg~ ricorda che ‘le bambine sono le vittime e gli uomini che abusano di loro, i pedofili, sono i colpevoli’, aggiungendo che ‘usare i termini corretti è alla base del nostro lavoro. Scambiare le vittime con i colpevoli dà luogo ad una informazione falsa e fuorviante’. Quando le vittime sono minori sono e devono essere considerate innocenti anche nella terminologia».