Insomma, per ora resta tutto com’era.
Da tempo il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti spinge per la riforma della legge di sessant’anni fa. E in attesa del Parlamento, aveva aggiornato alcune modalità per accedere all’esame di Stato. Così lasciava agli Ordini regionali la possibilità di iscrivere con “modalità eccezionale”, come praticanti, t”utti coloro che possano attestare di avere esercitato l’attività giornalistica retribuita per 6 mesi, anche lavorando come ufficio stampa o su piattaforme e canali online, in mancanza di testate registrate e direttori responsabili”.
Già a dicembre però il Ministero della Giustizia comunicò che allo stato attuale non c’era la possibilità di cambiare quella legge da parte dell’Ordine. Ora servirà una riforma complessiva.

