Papa Leone XIv si rivolge ai partecipanti alla conferenza dell’associazione Minds (che riunisce a livello globale molte delle principali agenzie di stampa) e dice che «l’informazione è un bene pubblico che tutti dovremmo tutelare».Sottolinea poi, ancora una volta. il «ruolo cruciale dei mezzi di comunicazione nella formazione delle coscienze e del pensiero critico».
Proprio perchè è un bene pubblico, «ciò che è davvero costruttivo è l’alleanza tra i cittadini e i giornalisti all’insegna dell’impegno per la responsabilità etica e civile. Una forma di cittadinanza attiva è quella di stimare e sostenere gli operatori e le agenzie che dimostrano serietà e vera libertà nel loro lavoro. Allora si verifica un circolo virtuoso che fa bene al corpo sociale».
Papa Leone ricorda i reporter che rischiano la vita ogni giorno. «Se oggi sappiamo che cosa è successo a Gaza, in Ucraina e in ogni altra terra insanguinata dalle bombe, lo dobbiamo in buona parte a loro».
Ribadisce poi che «l’informazione libera è un pilastro che sorregge la costruzione delle nostre società e, per questo, siamo chiamati a difenderla e garantirla» e aggiunge, riprendendo anche papa Francesco, che occorre liberare la comunicazione «dall’inquinamento cognitivo che la corrompe, dalla concorrenza sleale, dal degrado del cosiddetto click bait».
Infine, «L’economia della comunicazione non può e non deve separare il proprio destino dalla condivisone della verità. Trasparenza delle fonti e della proprietà, accountability, qualità, obiettività sono le chiavi per restituire ai cittadini il loro ruolo di protagonisti del sistema, convincendoli a pretendere un’informazione degna di questo nome».