17 Aprile 2013
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PROFESSIONE: A NEW YORK TIMES E AP IL NOBEL DEL GIORNALISMO

260x01366124492665NYT PULITZERIl quotidiano di New York si aggiudica 4 Pulitzer: un’inchiesta sull’enorme fortuna del ex premier cinese Wen Jiabao fa infuriare la Cina. Per la fotografia premiato un reportage dell’Associated Press sulla guerra in Siria. Istituito nel 1917 dall’editore Joseph Pulitzer e gestito dai professori della Columbia University, il premio è il più ambito riconoscimento per il giornalismo, ma anche per la letteraturam la drammaturgia e la musica americani. 21 categorie che per l’intellettuali statunitensi hanno il valore degli Oscar, dei Nobel.
Quest’anno a fare il pieno è stato il New York Times, che ha trionfato nella sezione dedicata al giornalismo investigativo (per le pratiche di corruzione attuate da Wal Mart in Messico), in quella del reportage didattico (sulle politiche scorrette di Apple) e in quella del reportage internazionale (con lunghi servizi sulla corruzione del governo cinese). Nella categoria dell’innovazione digitale, con un reportage Snow fall, pubblicato sul sito del giornale in cui si racconta l’incredibile vicenda di un gruppo di sciatori rimasti intrappolati in una valanga. Riconoscimenti anche al lavoro dei giornali locali. Ecco dunque che il Sun Sentinel si è aggiudicato il riconoscimento per il pubblico servizio con un approfondimento sugli incidenti causati dalla guida pericolosa dei poliziotti fuori servizio. Il Denver Post ha invece ricevuto un premio per la copertura della strage di Aurora, in Colorado.
FOTOGRAFIA – Per la fotografia il Pulitzer è andato ad un fotografo free lance della France Presse per un scatto fatto in Siria, il 18 ottobre 2012. E sempre per la copertura delle immagini nel terribile conflitto siriano, per il lavoro dell’Associated Press.
NARRATIVA – Quest’anno, poi, c’è stato anche un vincitore nella sezione narrativa. Nel 2012, infatti, nessun romanzo era stato considerato all’altezza di ricevere il Pulitzer. Questa volta invece è stato premiato lo scrittore Adam Johnson, autore di The Orphan Master’s Son, pubblicato in Italia da Marsilio con il titolo Il Signore degli Orfani. La giuria lo ha definito: “Un romanzo squisitamente artigianale che porta il lettore in un viaggio avventuroso nelle profondità della Corea del Nord totalitaria e negli spazi più intimi del cuore umano. (ANSA)