23 Maggio 2011
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PROFESSIONE: UN MANIFESTO PER UN GIORNALISMO “ AUMENTATO” IN UN SAGGIO DI ERIC SHERER

Scherer-207x300“C’ è ancora bisogno dei giornalisti?” – Alla domanda che fa da titolo al suo saggio sul futuro del giornalismo (e dei giornalisti), Eric Sherer, direttore delle strategie digitali e delle relazioni internazionali legate ai nuovi media a France Télévisions, risponde ‘’sì, a patto che i giornalisti sfuggano alla trappola dello status quo e si sappiano reinventare – Intrecciando con i saperi tradizionali – qualità di scrittura, capacità di ricostruzione e di ascolto, apertura di spirito, gusto e dono per l’ inchiesta, deontologia, qualità di giudizio delle informazioni, spirito critico. – le nuove pratiche : capacità di orientarsi nello “tsunami informazionale globale” e fiuto nella scelta, valutazione, verifica, aggregazione, link fra gli avvenimenti, le idee e le persone – Il giornalista, proclama Scherer, non può essere lo spettatore di una rivoluzione in corso, in cui il più grande nemico è proprio lui stesso quando ignora il capovolgimento in corso. Non può ritrarsi da questa nuova conversazione mondiale e restare su un piedistallo che non esiste più.
Esce in Francia ” A-t-on encore besoin des journalistes?‘ saggio di Eric Scherer ( direttore delle strategie digitali e delle relazioni internazionali legate ai nuovi media per FranceTélévisions) sul futuro del giornalismo e dei giornalisti: la risposta è sì, a patto che il giornalismo sappia reinventarsi, diventando “giornalismo aumentato”, come suggerisce ancora Scherer nel titolo del libro (edizioni Puf, 208 pagine,19 euro), che rappresenta una sorta di “Manifesto del giornalismo aumentato”.
Il termine fa riferimento al concetto di ‘’realtà aumentata”, cioè la dimensione prodotta dalla sovrapposizione di livelli informativi (elementi virtuali e multimediali, dati geolocalizzati, ecc.) all’esperienza reale di tutti i giorni (Wikipedia) attraverso vari dispositivi come, per esempio, un telefonino di ultima generazione.
Ecco, per Eric Scherer, il “giornalismo aumentato” è quello che ai saperi tradizionali – qualità di scrittura, capacità di ricostruzione e di ascolto, apertura di spirito, gusto e dono per l’ inchiesta, deontologia, qualità di giudizio delle informazioni, spirito critico – sa intrecciare le nuove pratiche: la capacità di orientarsi nello “tsunami informazionale globale” e il fiuto nella scelta. E, ancora, la valutazione, la verifica, l’ aggregazione, i link fra gli avvenimenti, le idee, le persone.
Il giornalista non può essere lo spettatore di una rivoluzione in corso, in cui il più grande nemico è proprio lui stesso quansdo ignora il capovolgimento in corso. Non può ritrarsi da questa nuova conversazione mondiale e restare su un piedistallo che non esiste più, – dice Scherer nell’ introduzione al suo libro. (LSDI)