“Sui ministri del nuovo governo di Matteo Renzi, primo nella nostra storia per numero di donne e giovani, composto in maggioranza da persone nuove, le edizioni di pranzo dei tg Rai sono riuscite a vedere solo presunte grane e gossip. Un modo singolare di dare spazio ad un esecutivo appena insediato e di informare i telespettatori”. E’ quanto dichiara la deputata del Partito democratico, Lorenza Bonaccorsi, componente della commissione Telecomunicazioni della Camera. “Alcuni tg Rai – spiega Bonaccorsi – si sono limitati a una sorta di rassegna stampa ritardata, dando risonanza a qualche polemica presa dalla carta stampata sulle ministre Federica Guidi e Stefania Giannini. Parlare di un vecchio esposto alla Corte dei conti, che risale a mesi fa, oppure cavalcare presunti conflitti di interessi, non pare un buon servizio ai telespettatori che vogliono conoscere come intendono lavorare i nuovi titolari dei dicasteri e come risponderanno alle attese su economia e lavoro”.Dura la replica del segretario dell’Usigrai, Vittorio di Trapani:
Ha ragione Lorenza Bonaccorsi: bisogna scongiurare il pericolo che i cittadini pensino che i tg siano organi di partito. E ancor di più che pensino che i partiti ritengano la Rai una loro proprietà. Quindi ci aspettiamo che nei primi cento giorni il nuovo governo presenterà la riforma dei criteri di nomina dei vertici della Rai per sottrarli ai partiti e ai governi e nuove norme sui conflitti di interessi. (AGENPARL, USIGRAI)

