La situazione paradossalmente sia peggiorando in molti Paesi del mondo e l’Unesco cita esplicitamente il reato della diffamazione che in quattro stati su cinque (adesso in 160, di cui 15 in Europa), può portare al carcere. Questo rappresenta «un limite all’autonomia degli operatori dell’informazione e una minaccia alla difesa dei diritti umani».
«La diffamazione è ancora un reato in 39 dei 47 Paesi africani. In Asia e Pacifico, 38 Stati su 44 mantengono il reato, 6 l’hanno abrogato e uno ne ha proposto l’abrogazione parziale. Nell’Europa centrale e orientale la maggior parte dei 15 Paesi che prevedono la diffamazione come reato è previsto il carcere. Dieci Paesi hanno abolito tutte le disposizioni generali contro la diffamazione a mezzo stampa e l’ingiuria e altri quattro hanno attuato una parziale depenalizzazione».

