La crisi della pandemia ha accentuato la crisi dei giornali cartacei, ma ha anche «mostrato il valore di informazioni accurate e affidabili in un momento in cui erano in gioco vite umane».
Rispetto allo scorso anno, la fiducia nelle notizie è cresciuta di 6 punti percentuali (è al 44%) tra le persone che si informano con i giornali. In testa c’è la piccola Finlandia, dove la fiducia arriva al 65%.
Altri fattori che emergono: vanno meglio le cose nei Paesi protetti dalla lingua (i mercati sono più piccoli e quasi esclusivi). Accade nel Nord Europa; c’è uan resistenza della maggioranza degli utenti al pagamento delle notizie, in qualsiasi forma.
Al 31% degli intervistati interessano poco le notizie locali e solo un quarto del campione si dice favorevole al sostegno pubblico dei media.

