Dice Bartoli: «Ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo approvato all’unanimità un progetto per riqualificare e per dare spessore e qualità a chi farà in futuro questa professione. I requisiti, in sintesi, sono: laurea magistrale in giornalismo per chi vuole diventare professionista, laurea triennale per chi vuol fare il pubblicista. Perché non è più possibile svolgere questa professione senza un bagaglio culturale e professionale all’altezza».
Per Alessandra Costante, “la riforma è necessaria e siamo già in ritardo”. La segretaria nell’occasione ha annunciato “la giunta straordinaria del 21 dicembre per organizzare la mobilitazione della categoria, assieme alla società civile, contro il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare”.

