Nel 2024 crescono le minacce ai giornalisti. Mapping Media Freedom ha documentato 1.548 violazioni della libertà di stampa rivolte a 2.567 persone o entità legate ai media. Sono stati molti di più che nel 2023 (quando erano state 1153).
Tra i principali problemi, “campagne diffamatorie, siti web camuffati da testate giornalistiche legittime, ostruzionismo e attacchi durante le cronache”. E i giornalisti hanno subito “attacchi verbali, aggressioni fisiche, attacchi contro la proprietà, censura e minacce legali”. Crescono a dismisura gli attacchi on line (oltre 350).
Sono aumentate anche la censura e le interferenze, passate dal 23,7% nel 2023 al 35,6% nel 2024.
Sono stati 266 invece gli attacchi fisici contro gli operatori dei media. Ci sono stati un morto e 117 feriti.
Tra gli ambienti più pericolosi ci sono le manifestazioni di protesta. Nel 51% di questi casi, i giornalisti sono stati aggrediti fisicamente, spesso dalla polizia o dalle forze di sicurezza statali.
Questo rapporto è stato redatto dal Centro europeo per la libertà di stampa e dei media, dalla Federazione europea dei giornalisti e dall’International Press Institute (IPI) nell’ambito del progetto Media Freedom Rapid Response. Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea.