Il rapporto evidenzia che «l’hacking è un problema per oltre un terzo dei giornalisti e la diffamazione è la minaccia legale più comune segnalata».
Meno della metà degli intervistati dice che i rischi vengono valutati prima di incarichi e missioni pericolose. La formazione, quando c’è, non è adeguata nella maggioranza dei casi, soprattutto per i freelance. Per quessta ragione nel sondaggio si chiede l’adozione di regolamenti interni per garantire maggior sicurezza dei giornalisti.

