Per esempio l’associazione no profit TrueMedia.org ha lanciato “una tecnologia in grado di identificare i deepfake in oltre il 90% dei casi attraverso audio, immagini e video”.
È uno strumento disponibile gratuitamente per giornalisti, funzionari governativi, fact-checker, università e organizzazioni non profit. Gli utenti registrati possono inserire link da TikTok, X, Mastodon, YouTube, Reddit, Instagram, Google Drive o Facebook per “verificare la presenza di segni di manipolazione dei media. Il tutto grazie a un modello basato su una tecnologia di IA non disponibile in precedenza per l’uso pubblico”.

