Che da ormai alcuni anni la democrazia non goda di buona salute è assodato: ancor prima delle numerose analisi dedicate di recente a questo tema, tutti noi percepiamo che si è incrinato qualcosa di essenziale nel circuito che lega i cittadini e i loro rappresentanti. Allo stesso modo non è certo una novità che il mondo dell’informazione stia vivendo un periodo di profondi cambiamenti, dove le prospettive entusiasmanti per le possibilità che si aprono, legate essenzialmente al digitale, si intrecciano con motivi di preoccupazione sugli esiti finali dell’evoluzione in corso.
Da un punto di vista giornalistico non sono notizie “nuove”. Anzi, probabilmente suscitano un certo fastidio o sono accolte con indifferenza da chi non è più così interessato alla democrazia o al modo in cui funziona l’informazione…
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